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Tu sei qui: Cronaca, Notizie, LifestyleViolentò turista straniera a Positano: responsabile condannato ad un anno e due mesi
Scritto da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 9 giugno 2020 10:43:18
Ultimo aggiornamento martedì 9 giugno 2020 11:21:21
Una battaglia legale durata 5 anni, con la speranza di avere finalmente giustizia. Ma la turista straniera violentata a Positano ha dovuto fare i conti con la giustizia italiana, che ha condannato il suo aguzzino solo a un solo anno e due mesi, peraltro con pena sospesa. Al momento del verdetto, la ragazza è stata sopraffatta dalle lacrime. Il reato di violenza sessuale - come riporta Il Vescovado, il giornale della Costa d'Amalfi - è stato, infatti, derubricato, nel corso del patteggiamento, in violenza di lieve entità.
La violenza risale all'agosto 2015. La turista australiana, Samantha, appena 23enne, si recò in vacanza a Positano, dove conobbe un 25enne di Gragnano. Durante un bagno notturno, il giovane riuscì a bloccarla, per poi violentarla. La ragazza riuscì a liberarsi e si presentò alle autorità, ma purtroppo, a causa della lingua, non riuscì a presentare denuncia. Ci riuscirà solo al suo arrivo in Inghilterra, doveva lavorava. Lo scorso 4 giugno 2019, Samantha fa ritorno in Italia per raccontare la sua drammatica esperienza. il gip rinviò il 25enne di Gragnano. «Il giorno dell'udienza - spiegano gli avvocati dell'australiana - apprendiamo che l'imputato aveva concordato con il pm una pena di anni 1 e mesi 2 di reclusione. Ci siamo costituiti parte civile ma per la nostra procedura il difensore della parte civile non può interloquire sulla richiesta di patteggiamento: possiamo solo perseguire l'imputato in sede civile».
Già nella giornata di oggi, i legali della donna adiranno la procura generale di Salerno per ribaltare quella che, a loro avviso, è un verdetto ingiusto: «In Australia abbiamo molto rispetto per la giustizia ma, dopo una sentenza di questo tipo, per me risulta difficile averne per la giustizia italiana». La vacanza in Italia per una giovane donna australiana è diventata un incubo dopo aver subito violenza sessuale in mare a Positano. Dopo cinque anni di battaglia giudiziaria, segnata da una prima richiesta di archiviazione, una riapertura del fascicolo, un incidente probatorio e una udienza preliminare, la turista straniera ha visto derubricare il reato di 609 bis, ovvero violenza sessuale, in violenza di lieve entità con la condanna del suo aggressore, con patteggiamento, ad un anno e due mesi pena sospesa. Ha accolto in lacrime l'esito della sentenza, comunicatole via telefono dai suoi legali di fiducia, Paolo Iorio e Andrea Scardamaglio, venerdì scorso. «Spero - ha detto loro - di non essere stata penalizzata perché straniera».
Dopo due anni e mezzo il giudice accoglieva la richiesta di incidente probatorio proposto dal pm e fissa l'udienza per il 4 giugno 2019. La vittima giungeva in Italia e racconta, tra le lacrime, la violenza. Il gip rinvia a giudizio l'uomo. Il 4 giugno, la settimana scorsa, si celebra l'udienza preliminare dinanzi al gup Romaniello.
Fonte: Il Mattino
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