ChiesaAmalfi, la Madonna del Pino torna a "casa": riconsegnata alla comunità di Pastena la statua rubata 9 anni fa

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Amalfi, la Madonna del Pino torna a "casa": riconsegnata alla comunità di Pastena la statua rubata 9 anni fa

Nel corso dell'evento sono intertenuti Don Antonio Porpora, che ha espresso la devozione della comunità per la statua, considerata come la "benevola madre" per gli abitanti di Pastena, e il Procuratore capo Giuseppe Borrelli, che ha sottolineato il complesso recupero della stessa.

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 20 dicembre 2023 08:27:35

Ieri, 19 dicembre 2023, alle 15:00, nella Cattedrale del Duomo di Amalfi, è stata restituita alla comunità Parrocchiale un'antica statua lignea effigiante la "Madonna del Carmine" risalente al XVIII secolo, trafugata da ignoti il 25 agosto 2014 dalla Chiesa S. Maria del Pino.

Nel corso dell'evento sono intertenuti Don Antonio Porpora, che ha espresso la devozione della comunità per la statua, considerata come la "benevola madre" per gli abitanti di Pastena, e il Procuratore capo Giuseppe Borrelli, che ha sottolineato il complesso recupero della stessa.

Dopo circa nove anni dal furto, l'antica scultura della Madonna è stata individuata online sulla pagina Instagram di un account riferibile ad un antiquario olandese. L'attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, ha permesso ai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, con la collaborazione della Polizia del dipartimento dell'International Legal Assistance Centre East, di recuperare l'antica scultura riportandola finalmente ad Amalfi.

L'attività investigativa ha accertato l'illecita esportazione della scultura della "Madonna" acquistata presso un mercato di antiquari in Arezzo, celata in un trolley da viaggio e portata fino in Olanda, in una cittadina a pochi chilometri da Amsterdam. Di fondamentale importanza si è rivelata la consultazione da parte dei Carabinieri della "Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti" gestita dal Comando Tutela Patrimonio Culturale, la più grande del mondo con oltre 1.3 milioni di files relativi a beni da ricercare.

Il Procuratore capo Borrelli ha sottolineato l'importanza della collaborazione internazionale nel recupero della statua e ha espresso la sua soddisfazione per aver potuto restituire un simbolo così significativo alla comunità: «Ho voluto questa cerimonia perché ritenevo che fosse doveroso per la Procura della Repubblicaincontrarsi con una comunità alla quale è riuscita a dare un servizio. (...) Per me è un bellissimo momento e sono contento di questa gioia che siamo riusciti a darvi».

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