CronacaA Castenaso l'ultimo saluto a Giulia e Alessia, le sorelle travolte da un treno a Riccione

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A Castenaso l'ultimo saluto a Giulia e Alessia, le sorelle travolte da un treno a Riccione

Al termine della messa, i due feretri sono stati condotti a piedi verso il cimitero comunale, nella stessa via XXI ottobre.

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), venerdì 5 agosto 2022 14:49:15

Dopo l'ultimo saluto alla camera ardente della grande chiesa parrocchiale, nella chiesa della Madonna del Buon Consiglio di Castenaso, nel Bolognese, si sono svolti i funerali di Giulia e Alessia Pisano, le sorelle di 15 e 17 anni travolte da un Frecciarossa domenica mattina a Riccione.

Assieme a tutta la città e all'amministrazione comunale guidata dal Sindaco Carlo Gubellini, hanno presenziato i rappresentanti della Prefettura di Bologna, della Questura, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Bologna e della Città Metropolitana. Parteciperanno anche la Questura di Rimini e la Sindaca di Riccione.

Al termine della messa, i due feretri sono stati condotti a piedi verso il cimitero comunale, nella stessa via XXI ottobre.

"Il dolore è enorme, il male sembra avere vinto. Noi oggi quasi sottovoce, perché ci sentiamo piccolissimi sussurriamo, ad ogni cuore e ad ogni vita, soprattutto a papà Vittorio e mamma Tania, sussurriamo che il bene è più forte del male. Il dolore lo vivremo insieme non ci lasceremo sbriciolare". Lo ha detto il parroco di Castenaso, don Giancarlo Leonardi, in un passaggio dell'omelia nel funerale.

In apertura di celebrazione, il parroco ha letto anche un messaggio dell'arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi. "Da domenica - ha detto il sacerdote - vediamo la cronaca di una tragedia, ne cogliamo letture, riletture, giudizi: un vociare che ha creato eco di reazioni. Sembra che tutti abbiano una parola da dire è che ci siano tanti maestri. Noi nella famiglia di Alessia e Giulia da domenica vediamo un dolore infinito, il rischio è la caduta nel baratro nel cinismo. Papà Vittorio lo chiama il 'tunnel'. Cosa è la verità? Cosa vediamo noi oggi con gli occhi del cuore? Vediamo due figlie Alessia e Giulia volute cresciute amate e curate. Noi vediamo un papà che ha costruito con talento il suo lavoro ed è vissuto per le sue figlie. Vediamo una madre impietrita dal dolore e vediamo una sorella Stefania che ha fatto da madre e ad amica, sono le sue parole, ad Alessia e Giulia. Vediamo una famiglia generosa dove tutti sono uniti".

"Ad Alessia e Giulia nella loro giovinezza sono state consegnate fiducia, stima, libertà e autonomia. È stata chiesta una responsabilità. Stavano vivendo la libertà dell'amore, dei desideri, dei sogni grandi della vita. Quei due cuori, quelle le due anime sono abitate da Dio: io in loro vedo Dio. Alessia e Giulia oggi gridano, noi abbiamo sussurrato, loro gridano al nostro mondo di adulti e a questo nostro mondo di adulti gridano che dobbiamo credere in loro, che non si deve consegnare semplicemente giudizio, sospetto, ma si deve consegnare stima", ha detto ancora.

Ancora da ricostruire la dinamica che ha portato entrambe le giovanissime ragazze a trovarsi sui binari mentre sopraggiungeva un treno, nonostante le urla disperate dei presenti.

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