CronacaAnziano accusa malore a Fornillo, medico sospetta un infarto: tempi di intervento imbarazzanti /Foto

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Anziano accusa malore a Fornillo, medico sospetta un infarto: tempi di intervento imbarazzanti /Foto

Dolore al petto, palpitazioni, tachicardia, tutti sintomi che lasciavano pensare ad un infarto. Ora l'uomo è ricoverato a Castiglione per accertamenti. Mancanza di solidarietà da parte dei porter

Inserito da (Admin), giovedì 29 luglio 2021 17:52:33

Attimi di apprensione a Fornillo per un malore accusato da un residente sulla spiaggia. L'uomo, un 74enne positanese, ha avvertito un dolore al petto ed ha chiesto aiuto ai figli poco distanti.

La fortuna ha voluto che, in quel momento, in spiaggia fosse presente un medico di base che ha prestato i primi soccorsi. Da una prima analisi dei sintomi il dottore ha ritenuto necessario l'intervento dei sanitari del 118, ipotizzando un infarto in corso. Sullo stabilimento balneare è stata anche fatta indossare una maschera con l'ossigeno al malcapitato.

A questo punto ha inizio una storia surreale che ha visto il malcapitato attendere più di un'ora prima di veder arrivare i soccorritori. Alla diverse telefonate (stando al racconto dei due fratelli almeno quattro) agli operatori del 118 hanno ricevuto la stessa risposta secondo cui "non sarebbe stato possibile raggiungere la spiaggia di Fornillo per la mancanza di uomini e mezzi". Al figlio dell'uomo è stato richiesto di trasportare l'infartuato almeno fino alla banchina, nonostante il medico presente sconsigliasse lo spostamento sotto il sole e la calura di questo pomeriggio.

Dopo aver chiuso l'ultima conversazione, il figlio ha effettuato altre due chiamate al 112, questa volta riuscendo con gli operatori a raggiungere l'intesa di inviare una barca alla banchina e trasportare i soccorritori fino a Fornillo. I soccorritori avrebbero accumulato altro ritardo raggiungendo a piedi la banchina, portando a braccio le pesanti borse, avendo incassato il diniego da parte dei porter di aiutarli nella discesa.

Giunti sul posto, i sanitari hanno diagnosticato una tachicardia ma, fortunatamente, nessun infarto in corso. Per scongiurare però altre criticità hanno deciso di trasportare l'anziano al presidio ospedaliero Costa d'Amalfi a Castiglione di Ravello.

Arrivati alla banchina, il figlio dell'anziano ha contattato la società di trasporti, per far portare il papà ai Mulini a bordo del veicolo elettrico, evitando così di far sopportare lo sforzo della salita. Qui ha potuto toccare con mano la totale mancanza di empatia degli operatori addetti al trasporto sentendosi rispondere: "Questi servizi non li facciamo più!". Come se aiutare un cittadino in difficoltà, residente o turista che sia, fosse un "servizio" alla stregua del trasporto di una cassa d'acqua o di teli da mare puliti.

Sentendo la risposta alterata del giovane, l'operatore ha poi acconsentito, con poco tatto e gentilezza, a trasportare l'anziano con il porter.

Insomma una brutta pagina che mette in discussione la proverbiale solidarietà che rende famosi i cittadini di tutta la Costiera Amalfitana. Eppure la pandemia avrebbe dovuto renderci migliori ma purtroppo dobbiamo registrare che così non è.

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