CronacaCondannati per mafia, intascavano indebitamente il reddito di cittadinanza. Sequestrati 330mila euro

Mafia, boss, cronaca, reddito cittadinanza, Messina

Condannati per mafia, intascavano indebitamente il reddito di cittadinanza. Sequestrati 330mila euro

Venticinque persone tra boss condannati definitivamente per mafia o loro familiari avrebbero illegittimamente intascato il reddito di cittadinanza. Lo hanno scoperto i militari delle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico di Messina

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 23 dicembre 2020 10:19:55

Venticinque persone tra boss condannati definitivamente per mafia o loro familiari avrebbero illegittimamente intascato il reddito di cittadinanza.

Lo hanno scoperto i militari delle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico di Messina che hanno sequestrato i 330mila euro complessivamente riscossi indebitamente dagli indagati. Il decreto di sequestro è stato emesso dal gip della città dello Stretto che ha accolto la richiesta della Procura guidata dal procuratore Maurizio de Lucia.

I mafiosi indagati fanno parte dei clan di maggiore peso di Messina e provincia, come Batanesi-Bontempo, Camaro, Cintorino, De Luca, Ferrante, Scavo, Galli, Mangialupi, Santapaola-Romeo, Sparacio, Spartà, Tortoriciani e Ventura.

Il reddito di cittadinanza è riconosciuto ai nuclei familiari che, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell'erogazione del beneficio, non siano stati condannati, nell'ultimo decennio, con sentenza passata in giudicato, per reati di mafia.

I mafiosi finiti nel mirino della Finanza hanno invece riportato condanne per estorsione, usura, traffico di sostanze stupefacenti, voto di scambio, maltrattamento e organizzazione di competizioni non autorizzate di animali.

Galleria Fotografica