CronacaDe Iuliis scrive lettera al Corriere: «La Costiera è preziosa perché difficilmente raggiungibile»

Positano, Maiori, Minori, Amalfi, gallerie

De Iuliis scrive lettera al Corriere: «La Costiera è preziosa perché difficilmente raggiungibile»

E il direttore, Enzo D’Errico, gli ha risposto sul quotidiano in edicola oggi, 15 febbraio: "La colpa non va addebitata esclusivamente agli amministratori locali. C'è una responsabilità di tanti cittadini dediti più al guadagno facile"

Inserito da (Maria Abate), sabato 15 febbraio 2020 12:43:59

Ha scritto una lettera al direttore del Corriere del Mezzogiorno, l'architetto minorese Christian De Iuliis, noto ormai per la satira sulle scelte politiche degli amministratori dell'intera Costa d'Amalfi.

Il tema proposto è la realizzazione di tre gallerie in Costiera, una tra Maiori e Minori, una ad Amalfi e una a Positano, che sarebbero, per l'architetto un danno incommensurabile per un territorio che è Patrimonio dell'Unesco dal 1997.

D'altronde, scrive, «la Costiera è preziosa in quanto difficilmente raggiungibile. È questa complessità orografica il suo valore aggiunto. In Costiera dovrebbe arrivare solo chi è intenzionato a rispettarla».

E il direttore, Enzo D'Errico, gli ha risposto sul quotidiano in edicola oggi, 15 febbraio.

Caro De luliis, come potrei non essere d'accordo con lei? Purtroppo, però, parliamo di un problema che si trascina da tempo immemorabile. Ricordo che oltre un decennio fa, in un editoriale pubblicato sul Corriere della Sera, lo scempio ambientale di quei luoghi venne stigmatizzato in modo terribilmente efficace da Ernesto Galli della Loggia. Risultato: da allora niente è cambiato, anzi casomai la situazione è peggiorata. I pullman giganteschi, carichi di turisti mordi e fuggi, continuano indisturbati a percorrere strade che, in alcuni tratti, contengono a stento il passaggio incrociato di due vetture, provocando così ingorghi pazzeschi.

Ma, amando e frequentando da quarant'anni e più la Costiera Amalfitana, devo anche aggiungere che la colpa non va addebitata esclusivamente agli amministratori locali. C'è una responsabilità di tanti cittadini dediti più al guadagno facile (talvolta ai confini con la speculazione) che alla salvaguardia dei luoghi. Sia chiaro, nessuno intende fare di Amalfi, Positano o Ravello mete per «happy few», tuttavia è necessario, a partire dagli operatori turistici, far crescere la coscienza che quelle meraviglie non sono giacimenti petroliferi da sfruttare fino all'ultima goccia, ma tesori da custodire gelosamente per le future generazioni. Di tutto il mondo.

Galleria Fotografica