Cronaca"Dobbiamo combattere economia sommersa", il discorso del Premier Conte agli attori del commercio

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"Dobbiamo combattere economia sommersa", il discorso del Premier Conte agli attori del commercio

"Noi vogliamo un’Italia più digitale. Siamo convinti che è la strada per renderla anche più equa, più inclusiva, perché è chiaro che il contrasto a un’economia sommersa che caratterizza il nostro sistema è un obiettivo che dobbiamo condividere tutti"

Inserito da (Maria Abate), martedì 16 giugno 2020 12:22:03

Ha preso il via sabato 13 giugno e si conclude oggi, martedì 16 giugno, Progettiamo il Rilancio, la serie di incontri, a Villa Pamphilj, del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con rappresentanti delle Istituzioni e delle Parti sociali, per un confronto sui progetti di rilancio del Paese.

"Apriamo così un intenso dialogo e un'interlocuzione che il Governo italiano intende realizzare con tutte le forze economiche, politiche, sociali e culturali del Paese, perché siamo chiamati, noi come altri Paesi, ad affrontare uno snodo fondamentale per l'economia. Abbiamo e stiamo vivendo uno shock senza precedenti, con costi umani - in particolare in Italia - ma anche sociali ed economici molto alti", ha dichiarato il Presidente nell'intervento di apertura della prima giornata di lavori.

"È il momento non solo di continuare a seguire l'emergenza e le necessità più immediate, ma questo è il momento di avere e di lavorare a un progetto chiaro per uscire dalla crisi. Un progetto coraggioso, condiviso, e ne dobbiamo anche approfittare, tramutare la crisi in opportunità per rimuovere anche gli ostacoli che hanno frenato la crescita italiana durante l'ultimo ventennio", ha proseguito il Presidente.

Per far questo, il Governo ha elaborato il "Piano di Rilancio dell'Italia", con interventi che avranno un impatto consistente in particolar modo sotto il profilo finanziario.
Il Piano si articola in tre linee strategiche (modernizzazione del Paese; transizione ecologica; inclusione sociale, territoriale e di genere) che verranno attuate attraverso alcuni grandi obiettivi, per conseguire i quali vengono attivate direttrici di intervento che si concretizzano in progetti specifici. Ed è su questi temi specifici che si sta concentrando il confronto con le parti sociali.

In questa ultima giornata, il confronto è con Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, CNA - Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa, Casartigiani, Unioncamere , Federdistribuzione, Federterziario, CNCC - Consiglio dei Centri Commerciali, Assoeventi, Alleanza Cooperative Italiane, UeCoop - Unione Europea delle Cooperative, ABI, ANIA - Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, Assogestioni e Federcasse.

"Gli ultimi dati Istat relativi al commercio al dettaglio ci restituiscono un'immagine molto preoccupante, un quadro che segnala ad aprile 2020 le vendite al dettaglio diminuite del 10,5% rispetto a marzo, e a determinare il forte calo sono soprattutto le vendite dei beni non alimentari. Nel trimestre febbraio-aprile, il calo complessivo è del 15,8%: si tratta di variazioni negative che abbiamo difficilmente sperimentato negli ultimi decenni", ha detto il Premier nel suo intervento introduttivo.

"L'Italia sta faticosamente uscendo da uno shock senza precedenti che ha comportato e sta comportando altissimi costi umani, sociali ed economici. Adesso bisogna però guardare al futuro. Noi non possiamo pensare di ripristinare la vecchia normalità. Noi vogliamo un'Italia più digitale. Siamo convinti che è la strada per renderla anche più equa, più inclusiva, perché è chiaro che il contrasto a un'economia sommersa che caratterizza il nostro sistema è un obiettivo che dobbiamo condividere tutti. Perché l'economia sommersa non solo sottrae immediatamente risorse finanziarie al circuito istituzionale e legale ma costituisce anche un serio ostacolo alla modernizzazione del Paese. Non possiamo digitalizzare il Paese se rimarrà consistente l'economia sommersa. Non vogliamo penalizzare nessuno. Possiamo chiedere investimenti per favorire una transizione dolce e gentile verso questo piano di pagamenti digitali. Piuttosto incentivi quindi ai pagamenti digitali che penalizzazioni nel caso in cui non ci si adegui ai pagamenti digitali. E' questa la filosofia del governo", ha chiosato Conte.

 

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