Una segnalazione è arrivata in Redazione da parte del Colonnello Antonio Genzano, rappresentante dello Stato in quiescenza, in merito alla cementificazione di aree del Fiordo di Furore, sito di interesse naturalistico di grande pregio.

L'ex militare ha notato che il titolare di un'impresa individuale per noleggio sedie, sdraio, ombrelloni e pedalò, ha «cementificato una parte del Fiordo, area sotto vincolo e dove non può essere svolta nessuna attività in aderenza alle norme di legge vigenti. In particolare, ha edificato una struttura presumibilmente per svolgere attività di BAR».

«È in atto - scrive il colonnello in pensione - una folle cementificazione di aree verdi protette e tutelate dalla legge per "interessi privati" in una delle perle naturalistiche dell'amata Costa d'Amalfi».

Per questo, stamattina Genzano ha inviato al responsabile della Polizia Locale di Furore una lettera in cui precisa che l'area in questione:

• ricade in zona vincolata dal Piano Urbanistico Territoriale approvato con Legge Regionale Campania nr. 35/87 - "Tutela Ambientale di 1 ‘ Grado";
• che la zona è individuata come AREA di RISERVA INTEGRALE nella Cartografia dei Monti Lattari;
• che l'AUTORITA' di BACINO REGIONALE CAMPANIA SUD l'ha identificata come Pericolosità' di Frana Molto Elevata;
• che è ubicata all'interno della zona SIC "IT8050051" Valloni della Costiera Amalfitana approvata con D.M. del 3 aprile 2000;
• che l'ENEL non ha attestato nessuna linea e/o utenza al riguardo.

Lo scrivente annuncia che si costituirà presso le Autorità Giudiziarie quale parte lesa in difesa di una delle aree naturalistiche più pregiate dell'amata Costiera Amalfitana e avverte: «Tutti coloro che svolgono funzioni pubbliche e violeranno leggi saranno personalmente denunciati alle Autorità Giudiziarie qualora dovessero emergere azioni tese al continua violazione di aree naturalistiche protette».