CronacaLa grafica del positanese Ernesto Mandara nella serie Rai “Ognuno è perfetto”

Positano, costiera amalfitana, Rai Uno

La grafica del positanese Ernesto Mandara nella serie Rai “Ognuno è perfetto”

Il 3d visual artist Ernesto Mandara, originario di Positano, ma residente a Torino per lavoro, ha progettato interamente la parte grafica della serie che vede protagonisti un gruppo di ragazzi con la Sindrome di Down

Inserito da (Maria Abate), martedì 17 dicembre 2019 12:27:02

La sigla e la grafica della mini serie Ognuno è perfetto che stasera andrà in onda su ai Uno alle 21,25 hanno il tocco creativo e la laboriosità di un figlio della Costiera Amalfitana. Il 3d visual artist Ernesto Mandara, originario di Positano, ma residente a Torino per lavoro, ha progettato interamente la parte grafica della serie che vede protagonisti un gruppo di ragazzi con la Sindrome di Down.

Ernesto, infatti, ha lasciato la sua amata Positano a soli 20 anni per intraprendere la sua carriera nel mondo dell'animazione e illustrazione 2d e 3d. Dopo gli studi a Roma e a Torino, ha trovato lavoro nei Cartoon Network Studios di Londra, per poi tornare in Italia con un grosso bagaglio di esperienze che gli ha permesso di emergere. Attualmente, lavora presso la Rai di Torino con il ruolo di animatore, compositing video ed effettistica per spot tv, programmi televisivi e fiction.

"Ognuno è Perfetto", una coproduzione Rai Fiction-Viola Film in collaborazione con il CPTV RAI di Torino, racconta l'incredibile avventura di un gruppo di ragazzi in un viaggio unico e indimenticabile, che li vedrà attraversare frontiere e sfidare pregiudizi. Una storia che commuove e fa sorridere grazie ad un cast di attori raffinati e amati dal pubblico (tra cui Edoardo Leo, Cristiana Capotondi, Nicole Grimaudo, Lele Vannoli, Piera degli Esposti), accompagnati da un irresistibile gruppo di esordienti (Gabriele Di Bello, Alice De Carlo, Aldo Arturo Pavesi, Matteo Dall'Armi e Valentina Venturin). Ragazze e ragazzi con la Sindrome di Down che con smaliziato candore danno vita a personaggi forti e autentici, di cui sarà difficile non innamorarsi.

La fuga dei ragazzi, braccati da due adulti che litigano mentre cercano di riportarli a casa, darà vita a una rocambolesca serie di avventure sospese tra dramma e commedia, ma sempre intrise di realismo. Il viaggio sarà per tutti un'occasione di crescita personale, che a volte però avviene anche in modi imprevedibili. Perché è vero che i ragazzi con la Sindrome di Down hanno bisogno dell'aiuto degli adulti, ma questa serie - sei episodi per tre prime serate - racconta che è vero anche il contrario: se si impara davvero a conoscerli, questi ragazzi hanno molto da insegnare a tutti noi.

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