Cronaca"Mare, Sole e Cultura" il 21 giugno Positano premia Alessandro Siani per "Napolitudine"

Positano, Costiera Amalfitana, Eventi e Cultura

"Mare, Sole e Cultura" il 21 giugno Positano premia Alessandro Siani per "Napolitudine"

al via un ricco palinsenso di eventi per una grande stagione di cultura e divertimento

Inserito da (admin), martedì 4 giugno 2019 22:26:41

Anche quest'anno l'amministrazione che fa capo al Sindaco Michele De Lucia mette in campo una serie di iniziative di grande spessore culturale volte a migliorare l'offerta turistica.

Il prossimo 21 giugno ci sarà la serata inaugurale dell'edizione 2019 di Positano "Mare, Sole e Cultura" con la premiazione di Alessandro Siani per la sua ultima opera letteraria, scritta a quattro mani con Luciano De Crescenzo: Napolitudine - Dialoghi sulla vita, la felicità e la smania 'e turna.

"La napolitudine è un tipo di nostalgia inspiegabile, perché a me Napoli manca sempre, persino quando sono lì. Io la napolitudine la sento sempre, anche mentre passeggio tra le bancarelle di San Gregorio Armeno e sfioro i pastori creati dai maestri artigiani. Mi si arrampica sulle papille gustative, stuzzicate dal profumo delle sfogliatelle appena sfornate. Mi accompagna come l'ammuina dei vicoli, che ritrovo immutata nel tempo, o come il profilo del Vesuvio, un paesaggio unico al mondo. Insomma, questa nostalgia avvolge tutti i miei sensi e mi agguanta lo stomaco come una mano fatta di tufo, la materia vulcanica nata dalla concentrazione di lava, pomici, cenere e lapilli, su cui è costruita l'intera città." I portoghesi la chiamano saudade, il popolo partenopeo napolitudine, ma il sentimento è lo stesso, la malinconia, o più semplicemente quella smania ‘e turnà che attanaglia tutti coloro i quali, napoletani e non, sono costretti per un motivo o per un altro ad allontanarsi dalla tanto amata Napoli."

Un incontro tra le pagine di un libro tra due grandi interpreti della napoletanità che vestono i panni di moderni pensatori che si divertono e si confrontano sulla Napoli di ieri e di oggi, osservandola con l'occhio amorevole di chi è consapevole sì delle sue eccellenze, ma anche delle molteplici contraddizioni.

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