CronacaMatrimoni religiosi e processioni rimandati, dall’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’ Tirreni le “Note per le celebrazioni in tempo di pandemia”

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Matrimoni religiosi e processioni rimandati, dall’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’ Tirreni le “Note per le celebrazioni in tempo di pandemia”

Nelle “Note per le celebrazioni e le feste religiose in tempo di pandemia 2021” diffuse, su mandato dell’arcivescovo Mons. Orazio Soricelli, si dettano le norme per lo svolgimento dei riti.

Inserito da (Maria Abate), martedì 20 aprile 2021 09:30:42

«Con la somministrazione del vaccino, si prevede, o meglio, si spera in una diminuzione del contagio e quindi nel rallentamento delle misure preventive anti covid-19, tuttavia, non è ancora prevedibile un ritorno alla "normalità" in tempi brevi. Le celebrazioni in chiesa sono possibili, ovviamente, sempre nel rispetto delle norme igienico-sanitarie che già sono di nostra conoscenza, perciò stiamo attenti! Cerchiamo di non comportarci con superficialità. Rispettiamo noi stessi e gli altri».

Si legge così nell'introduzione alle "Note per le celebrazioni e le feste religiose in tempo di pandemia 2021" diffuse, su mandato dell'arcivescovo Mons. Orazio Soricelli, dal Delegato Episcopale per la Liturgia e Cerimoniere Arcivescovile don Pasquale Gargano.

Oltre a raccomandare ai sacerdoti di far rispettare le disposizioni di sicurezza (l'uso delle mascherine, il distanziamento, l'igienizzazione delle mani, la misurazione della temperatura, la comunione eucaristica preferibilmente sulle mani, il divieto di contatti fisici e assembramenti, l'ingresso e l'uscita contingentate, la sanificazione dei banchi, l'aereazione degli ambienti, il divieto di usare le acquasantiere e di distribuire materiale se non cellofanato e con l'uso di guanti), il documento detta le norme per lo svolgimento dei riti.

Il battesimo dev'essere celebrato fuori della messa e con un numero ristretto di persone, mentre per il sacramento della penitenza o della riconciliazione devono essere scelti luoghi riservati e a distanza.

Quanto alle prime comunioni e alle cresime, si chiede che siano celebrate in piccoli gruppi e con più turni, anche fuori delle celebrazioni festive o di orario.

La celebrazione dei matrimoni, invece, si legge nella nota "è opportuno rimandarla ad estate inoltrata".

Per la visita agli ammalati o l'unzione degli infermi a domicilio occorre che ci sia il consenso o la richiesta della famiglia.

La nota chiede di evitare o effettuare su esplicita richiesta la benedizione delle famiglie.

I funerali per i defunti covid non vanno celebrate in chiesa, ma con la benedizione al cimitero, (o davanti alla chiesa), rinviando a successive celebrazioni più dignitose e sicure.

Il catechismo e gli incontri delle associazioni si possono fare anche a distanza, «meglio se in presenza, tuttavia in piccoli gruppi e con tutti gli opportuni accorgimenti».

Per le feste religiose, sono vietate tutte le processioni e le manifestazioni con assembramenti. Laddove vi è la consuetudine, è possibile esporre le statue dei santi e portarle all'ingresso della chiesa, ma senza assembramento, (con la sola partecipazione del sacerdote, dei ministranti e dei portatori, mentre i fedeli rimangano ai loro posti). L'esposizione del "panno", dove c'è questa usanza, è possibile farla, cercando tuttavia modalità e tempi che evitino l'assembramento.

Le indicazioni sono in vigore da ieri, 19 aprile 2021.

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