«Picceré, come back here!», «Piccola, torna qui!». Questo il graffito scritto con bomboletta spray che è apparso stamane su Via Nuova Chiunzi, a Maiori, in corrispondenza dell'attraversamento pedonale per il Casale dei Cicerali.

Una dedica d'amore che è stata scritta sull'asfalto appena posato, per l'esattezza appena un mese fa.

Sicuramente un gesto romantico, ma - forse - sarebbe stato meglio tracciare la dedica a grandi lettere su un lenzuolo da appendere e da poter rimuovere, senza cagionare danni alla cosa pubblica. Come è accaduto, ad esempio, una settimana fa, per uno striscione di auguri di buon compleanno affisso al Corso Reginna (vedi foto nella galleria in basso).

Il codice penale italiano parla chiaro: l'articolo 639 disciplina proprio il reato di imbrattamento e deturpamento di cose altrui, per il quale può essere prevista una multa fino a 103 euro.

Mentre per la nuova legge Taradash sugli atti vandalici sul suolo pubblico, si può essere perseguibili di detenzione da 3 a 5 mesi e il risarcimento pari a 20.000 europer deterioramento del suolo pubblico.

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