CronacaTac con radiazioni dimezzate, l'innovazione arriva dallo studio di due ingegnere italiane

Tac, Medicina, radiografia, innovazione

Tac con radiazioni dimezzate, l'innovazione arriva dallo studio di due ingegnere italiane

Lo studio punta a dimezzare la quantità di radiazioni nocive (del 40-60%) che entrano nel nostro corpo ogni volta che ci sottoponiamo a Tac

Inserito da (Maria Abate), martedì 10 settembre 2019 17:14:46

Stessa qualità, ma metà delle radiazioni emesse: è il risultato raggiunto da due giovani ingegnere cliniche di Napoli, Federica Caracò dell'Università degli studi Federico II e Michela D'Antò della Fondazione G. Pascale.

Dimezzare la quantità di radiazioni nocive (del 40-60%) che entrano nel nostro corpo ogni volta che ci sottoponiamo a Tac è stato possibile tramite un particolare algoritmo che ha superato la concorrenza di 162 progetti vincendo il Primo premio assoluto dell'Health technology challenge (Htc). Il premio è stato consegnato durante il XIX Congresso dell'Associazione nazionale degli ingegneri clinici (AIIC) che si è svolto a Catanzaro lo scorso maggio.

Le due ingegnere hanno ottenuto il massimo punteggio della giuria tecnica e popolare con il progetto "Valutazione di un protocollo per la verifica delle funzionalità di un sistema di riduzione della dose installato su tomografi assiali computerizzati".

«Tali risultati - spiegano le ragazze - dimostrano l'importanza dell'aggiornamento delle tecnologie esistenti per migliorare le prestazioni degli strumenti radiologici e assicurare al paziente prestazioni più accurate e minimizzando i rischi possibili derivanti dall'esposizione a radiazioni ionizzanti».

Questa scoperta apporterà benefici a tutti, specialmente ai malati oncologici.

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