CronacaUe riapre le frontiere, ma non agli Usa che minacciano rappresaglia. In Italia resta la quarantena

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Ue riapre le frontiere, ma non agli Usa che minacciano rappresaglia. In Italia resta la quarantena

La decisione ha scatenato l'ira di Donald Trump che pensa che l'Europa si sia voluta vendicare per la decisione con cui la Casa Bianca lo scorso marzo chiuse le frontiere ai viaggiatori europei e che ora potrebbe anche far scattare la rappresaglia

Inserito da (Maria Abate), giovedì 2 luglio 2020 09:04:45

L'Ue riapre le sue frontiere. Ma non a tutto il mondo: per ora solo una lista di 15 Paesi potranno entrare nel vecchio continente, e tra questi restano fuori - come già anticipato - gli Stati Uniti, la Russia e il Brasile. La Cina, invece, è stata inclusa, a condizione della reciprocità, e cioè che ammetta sul suo suolo i viaggiatori provenienti dall'Ue.

La decisione ha scatenato l'ira di Donald Trump che pensa che l'Europa si sia voluta vendicare per la decisione con cui la Casa Bianca lo scorso marzo chiuse le frontiere ai viaggiatori europei e che ora potrebbe anche far scattare la rappresaglia, chiudendo le frontiere a stelle e strisce agli europei o agendo sui dazi.

Una scelta, quella presa a Bruxelles, che potrà essere rivista ogni due settimane in base all'andamento dell'epidemia e che vede l'Italia cauta: la quarantena prevista dagli arrivi extra Schengen resta in vigore, ha infatti fatto sapere il ministro della Salute, Roberto Speranza spiegando che «la situazione a livello globale resta molto complessa. Dobbiamo evitare che vengano vanificati i sacrifici degli italiani negli ultimi mesi».

Per ora fuori, oltre a Usa, Russia e Brasile restano anche India e Israele. Nell'elenco degli ammessi figurano l'Algeria, l'Australia, il Canada, la Georgia, il Giappone, il Montenegro, il Marocco, la Nuova Zelanda, il Ruanda, la Serbia, la Corea del sud, la Tailandia, la Tunisia e l'Uruguay, Paesi che al momento non destano particolari preoccupazioni per quanto riguarda i livelli di contagio. E il Regno Unito, ancora considerato Europa, almeno fino alla fine del periodo di transizione sulla Brexit il 31 dicembre.

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