Economia e TurismoNella bozza del decreto Sostegni bis un’attenzione particolare per i settori del commercio e del turismo

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Nella bozza del decreto Sostegni bis un’attenzione particolare per i settori del commercio e del turismo

L’attesa per il nuovo decreto Sostegni Bis si fa di giorno in giorno più incalzante. L’approvazione, prevista per il Cdm del 13 maggio scorso, slitta alla settimana prossima, portando con sé una serie di importanti novità

Inserito da (Maria Abate), venerdì 14 maggio 2021 10:56:10

L'attesa per il nuovo decreto Sostegni Bis si fa di giorno in giorno più incalzante. L'approvazione, prevista per il Cdm del 13 maggio scorso, slitta alla settimana prossima, portando con sé una serie di importanti novità.

Nel decreto si va verso la definizione di un "contratto di rioccupazione" da applicare a tutti i settori: un contratto a tempo indeterminato che, a quanto si apprende, sarà legato alla formazione e ad un periodo di prova, massimo di sei mesi, con sgravi contributivi al 100% che andranno restituiti nel caso in cui il lavoratore non venga poi assunto. Sgravi che si cumulano agli altri già a disposizione. La norma, proposta dal ministro del Lavoro Andrea Orlando, punta a mettere in moto un sistema che favorisca la ripartenza e un'alternativa ai licenziamenti (il primo blocco scadrà il 30 giugno).

Vi è poi il potenziamento del "contratto di espansione", quello che consente, con un accordo tra azienda e sindacati, di mandare in pensione, su base volontaria, i lavoratori fino a 5 anni prima dei normali requisiti. Finora, questo contratto si può stipulare nelle imprese con almeno 250 dipendenti (circa duemila). Col decreto Sostegni bis la soglia verrà abbassata a 100 dipendenti, per favorire sia la ristrutturazione delle imprese in crisi, sia il ricambio generazionale.

Nel decreto un'attenzione particolare per i settori del commercio e del turismo, tra i più colpiti dagli effetti della pandemia. In questi settori, la cassa integrazione covid e il blocco dei licenziamenti saranno prolungati fino alla fine di ottobre 2021. Inoltre, le aziende, dall'entrata in vigore del decreto, potranno godere di uno sgravio contributivo del 100% fino alla fine dell'anno sui lavoratori in cassa integrazione che verranno rimessi in produzione.

Infine, si parla di "contratto di solidarietà", rivolto a tutte le aziende che abbiano subito un calo del fatturato di almeno il 50%. Esse potranno portare la retribuzione al 70% ma dovranno impegnarsi, nella stipula dell'accordo, al mantenimento dei livelli occupazionali.

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