Economia e TurismoStabilimenti balneari, in Campania accessi contingentati e steward in spiaggia

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Stabilimenti balneari, in Campania accessi contingentati e steward in spiaggia

Sulle spiagge libere spazi codificati per guidare gli utenti nel posizionamento dei propri ombrelloni, Sindaco può affidarne la gestione a volontari

Inserito da (Maria Abate), sabato 23 maggio 2020 09:45:25

Con l'Ordinanza n.50 del 22 maggio 2020, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca annuncia e regolamenta la riapertura degli stabilimenti balneari e l'attività di nautica da diporto.

Per la ripresa delle attività ricreative di balneazione e in spiaggia, sono state predisposte precise linee guida dall'Unità di Crisi, contenenti misure organizzative, di prevenzione e protezione, nonché semplice regole per l'utenza per il contenimento della diffusione del contagio da Covid-19, con l'obiettivo di garantire la salute e la sicurezza sia degli operatori che degli utenti.

Le attività ricreative di balneazione e in spiaggia, soprattutto nei fine settimana e nei mesi di alta stagione, infatti, comportano la fruizione da parte di un elevato numero di persone, nonché molteplici attività che si possono svolgere sull'arenile, ponendo particolari criticità in merito al contenimento dell'epidemia per il conseguente rischio di aggregazione medio-alta che ne deriva.

Stabilimenti balneari

Per quanto riguarda le spiagge in concessione, il layout complessivo della spiaggia dovrà tenere conto di alcuni criteri quali la determinazione dell'accoglienza massima dello stabilimento balneare in termini di sostenibilità, nell'ottica della prevenzione dell'affollamento, con la finalità di mantenere il distanziamento sociale in tutte le attività balneari sia in acqua che sull'arenile.

Tra le misure, accessi contingentati su prenotazione obbligatoria, con registrazione degli utenti e mantenendo l'elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni, anche allo scopo di rintracciare retrospettivamente eventuali contatti a seguito di contagi.

Ma anche la riorganizzazione degli spazi per garantire l'accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, tramite applicazione a terra di elementi adesivi o simili. E poi rilevamento della temperatura corporea e steward in spiaggia per controllare il rispetto del distanziamento sociale.

Al fine di garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro nello stabilimento e un minor rischio, le attrezzature balneari (ombrelloni, lettini e sedie a sdraio, ecc.) sono installate in modo tale che sia sempre garantita la misura di distanziamento sociale, assicurando che ci sia una superficie di almeno 10 metri quadrati per ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo). Per facilitare la gestione del distanziamento delle postazioni, si consiglia ai gestori la messa in atto di sistemi di segnalazione a terra (es. nastri di demarcazione, ecc.).

L'assegnazione degli ombrelloni e dell'attrezzatura a corredo deve privilegiare l'assegnazione dello stesso ombrellone ai medesimi occupanti che soggiornano per più giorni. In ogni caso, l'igienizzazione delle superfici va fatta prima dell'assegnazione della stessa attrezzatura ad altro utente, anche nella stessa giornata. Ogni postazione sarà dotata di un foglio plastificato contenente le indicazioni alle quali l'utente è invitato ad adeguarsi.

Spiagge Libere

Per quanto riguarda le spiagge libere, per favorire l'informativa all'utenza, è necessaria l'affissione nei punti di accesso alle spiagge libere di cartelli in diverse lingue contenenti indicazioni chiare sui comportamenti da tenere, in particolare il distanziamento sociale di almeno un metro ed il divieto di assembramento.

Anche al fine di favorire il contingentamento degli spazi, va preliminarmente mappato e tracciato il perimetro di ogni allestimento (ombrellone/sdraio/sedia) - ad esempio con posizionamento di nastri - per permettere agli utenti un corretto posizionamento delle attrezzature proprie nel rispetto del distanziamento ed al fine di evitare l'aggregazione e di individuare il massimo di capienza della spiaggia anche definendo turnazioni orarie e di prenotare gli spazi codificati, anche attraverso utilizzo di app/piattaforme on line.

È opportuno, ove possibile, affidare la gestione di tali spiagge ad enti/soggetti che possono utilizzare personale adeguatamente formato, valutando altresì la possibilità di coinvolgimento di associazioni di volontariato, soggetti del terzo settore, etc., anche al fine di informare gli utenti sui comportamenti da seguire, nonché per assicurare le misure di distanziamento interpersonale in tutte le attività sull'arenile ed in acqua.

Come per gli arenili in concessione anche per la spiaggia libera, i Comuni dovranno dotarsi di una adeguata regolamentazione degli arenili liberi che potranno gestire direttamente o mediante convenzione con soggetti privati, al fine di garantire il contingentamento degli accessi. In ogni caso, l'area delle spiagge libere comunali sarà presidiata da addetti alla vigilanza.

Il Sindaco, al fine di ridurre il rischio di contagio dovuto ad assembramento, con ordinanza ai sensi dell'art.32 della Legge n.833/1978, può ordinare il posizionamento, nella spiaggia libera, escluso l'arenile di libero transito, in via provvisoria, di piantane comunali numerate, per l'installazione di ombrelloni, riservate solo ai turisti che hanno prenotato telematicamente il proprio posto.

Il Sindaco, con ordinanza ai sensi dell'articolo 32 della Legge n.833/1978, può vietare l'accesso alla spiaggia libera, nel caso di rischio per la salute degli utenti a causa di assembramenti, o nel caso di reiterate violazioni delle misure sanitarie di sicurezza del presente provvedimento.

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