Flusso di CoscienzaIl Movimento 3V attacca duramente i rappresentanti delle istituzioni sanitarie: "Terrorismo scientificamente ingiustificabile"

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Il Movimento 3V attacca duramente i rappresentanti delle istituzioni sanitarie: "Terrorismo scientificamente ingiustificabile"

Le voci fuori dal coro di medici e ricercatori preoccupati per la deriva dell'informazione main stream

Inserito da (Admin), giovedì 3 settembre 2020 09:21:55

BASTA ALLE INFONDATE DICHIARAZIONI DI RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI SANITARIE NAZIONALI E REGIONALI CHE ALIMENTANO TERRORISMO SCIENTIFICAMENTE INGIUSTIFICABILE

Il Movimento 3V (Vaccini Vogliamo Verità) - Libertà di scelta (terapeutica e vaccinale), è un movimento nazionale di cittadini liberi e consapevoli, che chiede verità e mette al centro di ogni azione politica il benessere e la salute dell'essere umano.

Nasce nel 2019, dall'unione di associazioni, gruppi e comitati per la libertà di scelta ed il rispetto della dignità umana, finora ignorate o tradite dalla classe politica, spesso assoggettata ad interessi inaccettabili.

Obiettivi fondamentali del Movimento 3V sono: garantire la libertà di cura, abolendo ogni obbligo di trattamento sanitario a partire da quello vaccinale; difendere i medici nella propria libertà di espressione; tutelare i genitori nell'esercizio della propria responsabilità genitoriale.

Attraverso una ferma e civile opposizione il Movimento 3V chiede verità sui vaccini, sul Covid, sugli affidamenti, sulla corruzione, sulla proprietà della moneta, sull'inquinamento elettromagnetico e sul 5G; verità scientifica che deve nascere da studi indipendenti, senza conflitti di interesse.

Mediante il Dr. Giovanni Moscarella, biologo e rappresentante della Commissione Salute del Movimento 3V, e gli altri firmatari di questo appello, il Movimento 3V esprime la propria preoccupazione per l'infondato allarmismo da parte dei rappresentanti delle massime autorità sanitarie nazionali e regionali, rivolgendo un appello forte e chiaro al Ministro della Salute Roberto Speranza ed al Governatore della Campania Vincenzo De Luca, ospiti il 3 Settembre a Scala in Costiera Amalfitana per le celebrazioni dedicate al Beato Gerardo Sasso.

In particolare, con riferimento alla Regione Campania, destano forte preoccupazione i comportamenti e le dichiarazioni allarmistiche, scientificamente infondate, divulgate dal Governatore De Luca attraverso i canali mediatici e di comunicazione istituzionale.

Non è più tollerabile che si continui a seminare il panico tra i cittadini, come avvenuto già durante il gli "arresti domiciliari di massa" definiti eufemisticamente "lockdown", in mancanza di dati epidemiologici che possano concretamente giustificarlo, essendo ormai quasi nullo il numero di malati in terapia intensiva e comunque basso e facilmente gestibile il numero totale di pazienti affetti da Covid-19 che necessitano di ricovero ospedaliero.

Non è ulteriormente sopportabile, senza solide motivazioni logicamente e scientificamente fondate, l'imposizione a livello locale di restrizioni, talora addirittura esasperate rispetto a quelle previste a livello nazionale (con ciò comprimendo ulteriormente diritti e libertà fondamentali sanciti nella nostra Costituzione), attraverso successive ordinanze, controlli e sanzioni delle forze dell'ordine, che hanno di fatto paralizzato e penalizzato fortemente la vita sociale ed economica dei cittadini.

Così come non è accettabile, da ultimo, che rappresentanti delle massime autorità sanitarie nazionali e regionali, come il Ministro Speranza ed il Governatore De Luca, aggravino la tensione sociale, minacciando, mediante canali ufficiali di comunicazione, l'imposizione di rischiose vaccinazioni antinfluenzali di massa, con la presunta ed assurda motivazione di poter così individuare i malati di Covid (visto che i sintomi dell'influenza sono simili), ma trascurando che gli stessi vaccini antinfluenzali, se da un lato rischiano di generare pericolose risposte immunitarie (soprattutto nel caso di bambini ed anziani), dall'altro possono rilevarsi inefficaci (come unanimemente riconosciuto dalla comunità scientifica) in quanto i virus influenzali tendono a mutare (così come lo stesso virus del Covid-19, che ormai ha ormai perso la sua iniziale virulenza, come dimostrato dal numero crescente di "positivi asintomatici").

In particolare, vogliamo fare chiarezza riguardo ad un studio svoltosi nel Massachusetts, citato in maniera allarmistica ed irresponsabilmente superficiale dal Governatore De Luca, generando l'angosciante timore, tra la popolazione disinformata, che i bambini sani, se positivi al covid-19, possano essere pericolosissimi per la società, in quanto, anche se asintomatici, sarebbero contagiosi ed in grado di far ammalare chi vive loro vicino.

Con la collaborazione di Andrea Ippolito e Sapna Khemlani, abbiamo quindi analizzato questo studio ospedaliero del Massachusetts, giungendo a conclusioni opposte, che dovrebbero rassicurare istituzioni e famiglie, invece di creare caos e sgomento.

Infatti, l'indagine scientifica del Massachusetts si è svolta su 192 giovanissimi che andavano da zero a 22 anni. Tutti (e ripeto tutti: vedasi il link allegato dell'articolo scientifico originale) i giovani sottoposti a studio erano MALATI più o meno gravemente di infiammazione diffusa, concentrata soprattutto nell'apparato respiratorio.

I giovani analizzati sono stati suddivisi in tre gruppi: quelli risultati positivi al covid-19; quelli risultati negativi al covid-19 (addirittura 125 soggetti); e un gruppo che presentava invece la MIS - C, ossia una sindrome infiammatoria multi-sistemica tipica della malattia di Kawasaki.

L'aspetto rilevante della ricerca è che tutti e tre i gruppi mostravano una sintomatologia simile. Pertanto si conclude che dai sintomi non è facile comprendere chi è affetto da covid-19, chi è negativo al covid-19 o chi invece ha la MIS - C.

Si ribadisce che questa indagine scientifica è stata effettuata su tutti soggetti già MALATI, per cui non può in alcun modo essere strumentalizzata (come si è tentato di fare!) per "dimostrare" che soggetti giovanissimi SANI (e quindi senza sintomi) abbiano una carica virale altissima per il covid-19.

Tra l'altro, come già detto, 125 soggetti su 192 sono risultati addirittura NEGATIVI al covid-19, ma presentavano comunque una sintomatologia infiammatoria polmonare simile a quella attribuita al covid-19.

Ma c'è un altro determinante fattore da sottolineare: 101 di questi soggetti MALATI (tra i 125 risultati NEGATIVI al covid-19) avevano tutte le vaccinazioni in regola.

Ciò dimostra chiaramente che le vaccinazioni non garantiscano la protezione dalle infiammazioni dell'apparAto respiratorio, ed addirittura induce a pensare che proprio le vaccinazioni multiple e superflue potrebbero innescare fenomeni infiammatori diffusi e problemi respiratori.

Sono ormai tanti gli studi che dimostrano come prodotti vaccinali multipli e superflui possano innescare dinamiche autoimmuni, ovvero infiammazioni incontrollabili, in cui il sistema immunitario attacca se stesso: sia a causa della condizione iniziale del soggetto sottoposto a vaccinazione; sia per la presenza di frammenti di codice genetico nei prodotti vaccinali, che possono ricombinarsi con il codice genetico del soggetto e causare la mutazione delle sue cellule (al punto tale che esse non vengono più riconosciute dal proprio sistema immunitario, il quale le attacca, dando luogo appunto a fenomeni autoimmuni e violentemente infiammatori).

Va ricordato ai rappresentanti delle massime autorità sanitarie nazionali e regionali, onde evitare inutili allarmismi, un principio fondamentale della immunologia di base: i soggetti ASINTOMATICI hanno CARICA VIRALE SEMPRE BASSA, altrimenti non sarebbero asintomatici, ma sarebbero malati, perché è proprio l'aumento della carica virale che dà la malattia, attraverso l'invasione di virus che si replicano nelle cellule alterandone le funzioni.

Pertanto, come ha sottolineato addirittura il Dr. Fauci, gli asintomatici NON possono provocare danni a nessuno e quindi non concorrono a nessuna pandemia.

Un asintomatico, e dunque un soggetto sano, seppur positivo a un virus, non può nuocere a nessuno, poiché ha una carica virale talmente bassa da non poter valicare le difese immunitarie di altre persone.

Auspichiamo, quindi, che il Ministro Speranza ed il Governatore De Luca non distorcano ulteriormente le evidenze scientifiche per promuovere ingiustificabili vaccinazioni di massa, provocando caos nell'ambiente scolastico, con provvedimenti inutili, rischiosi e dannosi per la salute psico-fisica di studenti, genitori, docenti e la generalità dei cittadini.

Il nostro Paese non ha bisogno di derive autoritarie, né di una dittatura sanitaria, ma della diffusione di una cultura scientifica, intesa correttamente non come dogma, ma come processo evolutivo e perfettibile, rispettoso dei principi fondamentali sanciti nella nostra Costituzione, che prevede innanzitutto il rispetto dei diritti inalienabili della persona umana, tra cui il diritto alla libertà di scelta terapeutica:

Art. 32 - La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.

La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Non possiamo, quindi, accettare che le istituzioni della Repubblica italiana lascino prevalere un pericoloso e sempre più aggressivo capitalismo terapeutico pseudo-scientifico, che invocando un presunto "interesse superiore di tutela della salute pubblica", favorisce in realtà l'arricchimento delle grandi multinazionali farmaceutiche (ormai capaci di esercitare enormi pressioni dirette e indirette, palesi ed occulte, su politici, medici e scienziati) mettendo a rischio la salute e la libertà dei cittadini.

Il dr. Giovanni Tolino, economista, segnala che gli interessi speculativi di una ristretta élite capitalistica globale, in grado di condizionare le scelte dei governi nazionali e delle organizzazioni sovranazionali (come UE, OMS, etc.), rischiano di determinare ulteriori provvedimenti restrittivi e conseguenze economiche e sociali devastanti per la maggioranza della popolazione.

In conclusione, dichiaro in scienza e coscienza, da biologo, che l'aumento dei cosiddetti contagiati asintomatici è una buonissima notizia, e non un dramma, come politici e mass media italiani vogliono far credere.

Se ci sono state restrizioni è perché si temeva che questo virus fosse letale.

Invece, il fatto che molte persone risultino contagiate (c.d. positivi) e rimangano ciò nonostante SANE è una chiara dimostrazione che il virus non è letale, facendo decadere le motivazioni per tenere ancora uno stato di emergenza. Anzi, gli asintomatici possono addirittura, con la loro carica virale attenuata, fungere da "vaccino umano" e quindi indurre la c.d. immunità di gregge.

 

Dr. Giovanni Moscarella

 

Cofirmatari:

Dr. Giovanni Tolino, economista, rappresentante commissione economia del Movimento 3v - Libertà di scelta - Campania.

Dr.ssa Elena Esposito, docente scuola pubblica, rappresentante commissione istruzione e coordinatrice del Movimento 3V - Libertà di scelta - Campania.

Dr. Ciro Silvestri, sociologo e coordinatore del Movimento 3V - Libertà di scelta - Campania.

Professor Giulio Tarro - Primario emerito dell'Azienda Ospedaliera "D. Cotugno", Napoli, Chairman della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera, WABT, Parigi, Rector of the University Thomas More U.P.T.M., Rome, Presidente della Fondazione de Beaumont Bonelli per le ricerche sul cancro - ONLUS, Napoli.

 

Si allegano:

https://www.jpeds.com/article/S0022-3476(20)31023-4/fulltext

Approfondimenti del Professor Giulio Tarro

Anche il Professor Giulio Tarro, sottoscrive il presente appello alle istituzioni regionali e nazionali, non accettando assolutamente il crescendo degli allarmi propinato dalle istituzioni negli ultimi tempi e, pur non volendo entrare assolutamente nelle polemiche della politica, da cui si tiene ben lontano, non può far a meno di rimarcare che gli studi scientifici a oggi noti devono solo rassicurare la gente. A tal proposito si richiama il suo articolo, pubblicato sul numero di settembre 2020 di ND (Natura Docet: la natura insegna. Mensile di Medicina, Salute, Alimentazione, Benessere, Turismo, Benessere e Cultura) intitolato "Carica infettiva e contagiosità: La questione degli asintomatici del COVID-19", dove ha affermato che GLI ASINTOMATICI NON SONO INFETTIVI (citando uno studio pubblicato su PubMed: Ming Gao, Lihui Yang, Xuefu Chen et al. A Study on Infectivity of Asymptomatic SARS-CoV-e Carriers, Respiratory Medicine 13;106026, DOI: 10.1016, May 2020), poiché la carica infettiva di Sars CoV2, in termini di quantità del virus, di un asintomatico positivo al tampone, è esigua al punto da non poter contagiare e infettare le persone che entrano in contatto con lui. QUESTO PERCHÉ PER SVILUPPARE SINTOMATOLOGIE SIGNIFICATIVE, OCCORRE UNA QUANTITÀ CONSIDEREVOLE DI VIRUS CHE L'ASINTOMATICO NON HA. Il Professor Tarro cita, nello stesso articolo, anche Maria von Kerkhova, rappresentante dell'Oms, secondo la quale PARLARE DI ASINTOMATICO INFETTIVO È SCIENTIFICAMENTE UN NONSENSO. In più sottolinea che, mentre è possibile che goccioline (droplet) e l'aerosol (prodotto durante il respiro ed il parlare) possano causare un'infezione virale nel caso di diffusione, accumulo e permanenza per diverse ore in LUOGHI CHIUSI (non arieggiati, come accade anche per morbillo, prima SARS e varicella), risulta invece MOLTO DIFFICILE la trasmissione del Sars CoV2 all'APERTO, sia per l'azione degli agenti atmosferici (brezza, raggi ultravioletti, etc.) che ne impediscono la concentrazione, sia perché il contagio e la conseguente infezione dipendono dall'ambiente, dal periodo stagionale e dalla carica virale del virus stesso. Gli sforzi delle istituzioni dovrebbero piuttosto rivolgersi alla lotta contro l'inquinamento dell'aria, che peggiora senz'altro la gravità del COVID-19. Infine è fondamentale un altro dato, che rende ancora più INUTILE la corsa ad un rischioso e non sufficientemente sperimentato vaccino anti-covid: il numero di casi riportati di pazienti COVID-19 che recidivano dopo la fine della malattia è dovuto a FALSA DIAGNOSI, perché il CDC (Centers for Disease Control and Prevention) Sud Coreano afferma che è IMPOSSIBILE PER IL VIRUS UNA RIATTIVAZIONE NELL'ORGANISMO UMANO. Infatti, hanno verificato che i risultati dei test con PCR dei pazienti sospetti di recidiva fossero di FALSI POSITIVI, dal momento che il test non è capace di distinguere tra tracce di virus vivente ed i campioni morti, che rimangono dopo la guarigione del paziente senza capacità di provocare lesioni.

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