PoliticaCoronavirus. Stretta dal Governo: scuole e università chiuse, riunioni ed eventi sospesi

Coronavirus, scuole chiuse, eventi sospesi

Coronavirus. Stretta dal Governo: scuole e università chiuse, riunioni ed eventi sospesi

«In questo momento – ha detto il premier Conte - siamo concentrati ad adottare tutte le misure di contenimento diretto del virus o di ritardo della sua diffusione perché il sistema sanitario, per quanto efficiente e eccellente, rischia di andare in sovraccarico, in particolare per la terapia intensiva e sub-intensiva»

Inserito da (Maria Abate), giovedì 5 marzo 2020 09:28:05

È ufficiale: scuole e università chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo. Dal Governo una nuova stretta per tentare di arginare la diffusione del coronavirus, con i malati che hanno ormai superato i 2.700. Le attività didattiche, si legge nel decreto emanato ieri sera, «possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità».

Inoltre, «sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità», «sono sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro», «sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato». Tutta l'attività dello sport di base in palestre, piscine e altri centri sportivi, invece, è «consentita esclusivamente nel rispetto delle raccomandazioni previste».

Quindi, in allegato, le misure igienico-sanitarie da seguire:

  1. lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
  2. evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e comunque evitare abbracci, strette di mano e contatti fisici diretti con ogni persona;
  3. igiene respiratoria (starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
  4. mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro;
  5. evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, anche durante l'attività sportiva;
  6. non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
  7. coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
  8. non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
  9. pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
  10. usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.

«In questo momento - ha detto il premier Conte - siamo concentrati ad adottare tutte le misure di contenimento diretto del virus o di ritardo della sua diffusione perché il sistema sanitario, per quanto efficiente e eccellente, rischia di andare in sovraccarico, in particolare per la terapia intensiva e sub-intensiva».

Oltre al Dpcm, l'esecutivo ha messo in campo altre due misure. Da un lato il ministero della Salute ha disposto il potenziamento del 50% dei posti a disposizione nei reparti di terapia intensiva e del 100% in quelli di pneumologia e malattie infettive, oltre alla possibilità di reclutare medici e sanitari da altre parti d'Italia da dirottare negli ospedali delle zone rosse. Dall'altro il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato la Centrale remota di soccorso sanitario (Cross), un meccanismo che consente, in caso di emergenza, di trasferire da una regione all'altra i malati se non ci sono posti disponibili.

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DPCM del 4.3.2020 _ 16.32.pdf.pdf