PoliticaCrisi di Governo: continua il dibattito a Palazzo Madama, per ora Conte avrebbe 153 voti a favore in Senato

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Crisi di Governo: continua il dibattito a Palazzo Madama, per ora Conte avrebbe 153 voti a favore in Senato

Nel suo discorso, durato circa un’ora, il premier ha toccato vari punti: dal rilancio del Sud al digital divide, alla riforma meditata del titolo V della Costituzione fino alla necessità di un Governo e forze parlamentari che riconoscano l’importanza della politica indirizzata al benessere dei cittadini. E, per finire, ha rinnovato l'appello ai 'volenterosi'

Inserito da (Maria Abate), martedì 19 gennaio 2021 16:06:30

Dopo i 321 voti a favore incassati ieri alla Camera, il premier Giuseppe Conte affronta oggi la prova più dura: quella del Senato. Conte è intervenuto questa mattina, alle 9.30, a Palazzo Madama: l'aula piena, sui banchi ad ascoltarlo gli ormai ex alleati Matteo Salvini e Matteo Renzi.

Servono 161 voti favorevoli all'esecutivo Pd-M5S, ma potrebbero bastarne anche meno. L'obiettivo è dimostrare di poter fare a meno dei 18 senatori dimissionari di Italia Viva.

«In questi giorni - ha detto Conte nel suo discorso in Aula - ci sono state continue pretese, continui rilanci concentrati, peraltro non casualmente, sui temi palesemente divisivi rispetto alle varie sensibilità delle forze di maggioranza. Di qui le accuse, a un tempo di immobilismo e di correre troppo, di accentrare i poteri e di non aver la capacità di decidere. Vi assicuro che è complicato governare con chi mina continuamente un equilibrio politico pazientemente raggiunto dalle forze di maggioranza».

«Agli inizi del 2020 - ha dichiarato Conte - il progetto del governo, un progetto nel quale c'era visione, forte spinta ideale, un chiaro investimento di fiducia si è dovuto misurare con la pandemia che ha sconvolto in profondità la società e la dinamica stessa delle nostre relazioni».

Di fronte alla pandemia il governo ha dovuto «operare delicatissimi, faticosissimi, bilanciamenti dei princìpi e dei diritti costituzionali. In questi mesi così drammatici, pur a fronte di una complessità senza precedenti, questa maggioranza ha dimostrato grande responsabilità, raggiungendo - certamente anche con fatica - convergenza di vedute e risolutezza di azione, anche nei passaggi più critici».

Nel suo discorso, durato circa un'ora, il premier ha toccato vari punti: dal rilancio del Sud al digital divide, alla riforma meditata del titolo V della Costituzione fino alla necessità di un Governo e forze parlamentari che riconoscano l'importanza della politica indirizzata al benessere dei cittadini.

E, per finire, ha rinnovato l'appello ai 'volenterosi': «Chiediamo un appoggio limpido, un appoggio trasparente, che si fondi sulla convinta adesione a un progetto politico».

Stamani, il dibattito ha impegnato l'Assemblea di Palazzo Madama fino alle 12.30, quando si è interrotto per consentire la sanificazione Alle 13.46 è ripreso il dibattito, che durerà fino alle 16.30, mentre i senatori di Italia Viva fanno sapere che si asterranno in maniera compatta.

Compatto è anche il centrodestra, che scrive, in una nota: «Ancora una volta, il presidente del consiglio ha raccontato al Parlamento un Paese che non esiste, cercando di mascherare una cinica operazione di trasformismo con una operazione politica. Il centrodestra è al lavoro per costruire l'alternativa».

Intanto, si continuano a fare i conti su quanti senatori voteranno la fiducia a Conte. Per il momento si parla di 153, ma le trattative proseguono.

Alle 17,30 ci saranno la replica di Conte e le dichiarazioni di voto, mentre alle 19.30 dovrebbero prendere il via le votazioni con la prima chiama. Il risultato è atteso intorno alle 20.30.

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