PoliticaDe Luca contro tutti: «L’Italia sulla scena internazionale come un circo equestre». E poi l’appello a non votare «chi è contro il Sud»

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De Luca contro tutti: «L’Italia sulla scena internazionale come un circo equestre». E poi l’appello a non votare «chi è contro il Sud»

Per il governatore «la responsabilità di questa crisi è dei 5 Stelle, della Lega e di Forza Italia». «Stiamo attenti perché se dovessero prevalere queste forze politiche chi paga per primo è il Sud», ha avvertito

Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 22 luglio 2022 16:20:04

«Per l’ennesima volta l’Italia si presenta sulla scena internazionale come un paese inaffidabile, con governi che non riescono a stare in piedi più di un anno e mezzo. È una cosa umiliante. L’Italia ha dato all’estero l’immagine di un grande circo equestre».

A dirlo è il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta social del venerdì pomeriggio.

Per il governatore «la responsabilità di questa crisi è dei 5 Stelle, della Lega e di Forza Italia». «Stiamo attenti perché se dovessero prevalere queste forze politiche chi paga per primo è il Sud», ha avvertito.

«Rischiamo di farci male ancora di più per i fondi sanitari, per i fondi che riguardano le politiche sociali, per i fondi strutturali. Il Sud rischia di essere, ancora di più, penalizzato e marginalizzato. Poi decidano i cittadini come orientarsi. Per quello che mi riguarda, difendiamo il Sud, e non votiamo quelle forze politiche che programmaticamente sono contro il Sud. Almeno questo. Non diamo voti a quelli che non ci daranno risorse, perché hanno altri interessi da difendere», ha ribadito.

Un punto critico, per De Luca, è anche andare a votare il 25 settembre: «Un altro danno collaterale sulle scuole, perché questo significa che l’anno scolastico nuovo non partirà in tempo. Quindi rischiamo di avere una ripresa di epidemia Covid, con il solito problema se andare a scuola con le mascherine o senza mascherine, e oltre questi problemi, dovendo votare il 25 settembre, in tante realtà l’anno scolastico non partirà proprio».

Immancabile la stoccata ai 5 Stelle: «Questa legislatura aveva registrato nel 2018 con un boom elettorale del Movimento 5 Stelle. È stato un disastro di proporzioni inimmaginabili. Se si vota a capocchia, poi il voto a capocchia lo si paga». Infine un passaggio anche sul reddito di cittadinanza: «Fermo restando l’aiuto alla povera gente, ai poveri veri, agli anziani soli, ai disabili, con le condizioni di indebitamento che ha l’Italia regali non se ne possono fare e non possiamo educare un’intera generazione al parassitismo».

Come il padre la pensa il figlio, Piero De Luca, vicepresidente gruppo del Partito democratico alla Camera: «I partiti che hanno provocato questa crisi hanno creato una frattura profonda con il Paese reale e se ne assumono oggi tutta la responsabilità. Una scelta scellerata: hanno preferito i calcoli dei sondaggi agli interessi dei cittadini, mettendo a rischio la tenuta economica e sociale di milioni di italiani che attendevano risposte alle loro difficoltà, e si trovano oggi invece uno scenario di incomprensibili liti con settimane di torrida campagna elettorale».

(Foto: Vincenzo De Luca)

 

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