E' stata una dei 'big' della politica che con il risultato del suo partito, + Europa, è rimasta fuori dal Parlamento.

Emma Bonino, insieme al segretario Benedetto Della Vedova, chiedono il riconteggio delle schede quasi come fosse una sorta di 'atto dovuto'.

Perché? Troppo importante la posta in palio tra 'il dentro o fuori' e con pochi voti a decidere le sorti di un'intera campagna elettorale.

Poi in conferenza stampa arriva anche l'attacco del segretario Benedetto Della Vedova al Terzo Polo guidato da Carlo Calenda:

"Se hanno una maggioranza confortevole al Senato e' anche perché seggi come quello di Bonino sono andati alla destra in conseguenza della scelta di Calenda e Renzi di uscire dal patto sottoscritto" con il centrosinistra "e andare da soli".

Emma Bonino ha dichiarato invece: "A chi si dispiace del risultato dico che è un po' tardi e un po' ipocrita, perché si sapeva gia' prima".

+Europa annuncia con Della Vedova: "Chiederemo una verifica sui risultati" elettorali ottenuti da +Europa, "perché il margine di errore e' infinitesimale. Il risultato da un punto di vista politico e' un risultato che ha dello straordinario. Il problema e' che ci siamo fermati a un 2.95%. Una sorta di errore statistico: lo 0,05% sono poco più di 10mila voti a livello nazionale, a fronte di centinaia di migliaia (5-600mila) di schede nulle. Per questo chiederemo un riconteggio dei voti".

Prosegue Emma Bonino:

"La richiesta di riconteggio è necessaria e dovuta", osserva Bonino, che poi dedica "tutto quello che abbiamo fatto a Gianfranco Spadaccia", scomparso ieri.

Fonte foto: Pagina Fb Emma Bonino e Pagina Fb Benedetto Della Vedova