PoliticaEsclusi dal decreto "Salva Italia" tutti i lavoratori assunti dopo il 23 febbraio 2020, la lettera del nostro lettore Giuseppe Casola

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Esclusi dal decreto "Salva Italia" tutti i lavoratori assunti dopo il 23 febbraio 2020, la lettera del nostro lettore Giuseppe Casola

Ha scritto al Ministero dell'Economia e delle Finanze, ecco la sua lettera aperta

Inserito da (admin), sabato 4 aprile 2020 11:57:53

Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell'imprenditore positanese Giuseppe Casola.

Gentile Redazione di Positano Notizie,

ho letto ieri l'articolo riguardante la missiva spedita dai fratelli Carlo e Vito Cinque, del San Pietro di Positano, all' ufficio del Sottosegretario del Ministero Cultura Spettacolo e Turismo (leggi qui l'articolo).

Visto l'affinità con uno degli argomenti trattati nell'articolo, vorrei comunicare che proprio ieri, 2 Aprile, alle 18,15, ho inoltratto una mail al Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) ed esattamente agli uffici: Legislativo e Finanza; Legislativo; ufficio coordinamento Legislativo.

Ecco il testo integrale della missiva inviata al MEF:

Buon pomeriggio,

faccio sommessamente presente che nel primo Decreto salva Italia, là dove avete previsto le forme di previdenza per lavoratori in crisi per via della pandemia in corso, avete:

  1. A) escluso i lavoratori eventualmente assunti dopo il 23 Febbraio 2020;
  2. B) avete reso tali lavoratori non licenziabili e pertanto impossibilitati ad usufruire di eventuale contributo di disoccupazione;
  3. C) ultimo ma non per importanza, tali lavoratori, se non appartenenti a quelle categorie specifiche, dovevano e debbono restare (giustamente)

confinati nelle proprie abitazioni e pertanto assenti dal lavoro e non retribuiti visto che il rateo di ferie maturato sarebbe stato infinitesimale.

Certamente non saranno tanti tali lavoratori, soprattutto se rapportati ad una analisi macroeconomica, ma rappresentano pur sempre una realtà che, in mancanza di inclusione tra i lavoratori beneficiari di forme di assistenza, subiranno una sofferenza, se posso permettermi, ingiusta.

Sarebbe facile ovviare a tale inconveniente spostando la data di esclusione rapportandola alla data del secondo DPCM quando è stato previsto il lockdown totale, impedendo di fatto lo spostamento (ripeto: giustamente) da casa al luogo di lavoro.

Buon lavoro.

 

Foto di Bruno /Germany da Pixabay

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