Politica«Nemmeno genitori con bambini possono uscire», l’appello di De Luca al Governo

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«Nemmeno genitori con bambini possono uscire», l’appello di De Luca al Governo

Vincenzo De Luca non ci sta e, oltre a ribadire ai suoi concittadini di non muoversi assolutamente da casa se non per esigenze indifferibili, inoltra una missiva al Governo, in cui ipotizza, se i genitori si riversassero in strada con i bambini, «una riesplosione del contagio tra due settimane, dopo l'incubazione del virus»

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 1 aprile 2020 14:21:17

«È da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all'aperto, purché in prossimità della propria abitazione», lo prevede una nuova circolare inviata ieri, 31 marzo, dal Viminale ai prefetti per "chiarimenti" sui divieti di assembramento e spostamenti.

Ma il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca non ci sta e, oltre a ribadire ai suoi concittadini di non muoversi assolutamente da casa se non per esigenze indifferibili, inoltra una missiva al Governo, in cui ipotizza, se i genitori si riversassero in strada con i bambini, «una riesplosione del contagio tra due settimane, dopo l'incubazione del virus. E così, anziché ridurre il calvario di questi giorni, lo si prolunga all'infinito con un danno incalcolabile per la salute dei cittadini».

Di seguito il testo della missiva.

"Rivolgo il mio appello al Governo nazionale perché confermi in maniera chiara e forte l'obbligo per tutti di rimanere a casa, salvo che per l'acquisto di beni alimentari o di medicinali.

Rinnovo il mio appello accorato ai nostri concittadini perché rispettino rigorosamente l'ordinanza regionale che vieta le uscite. Sappiamo bene tutti noi quanto sia grande e pesante l'impegno richiesto. Ma sarebbe un delitto vanificare i sacrifici fatti in queste settimane abbandonandosi ora a comportamenti irresponsabili.

Se in un quartiere escono cinquecento genitori con bambini al seguito, chi controlla il distanziamento di almeno un metro tra genitore e genitore, fra bambino e bambino? Chi controlla che la passeggiata avvenga nelle vicinanze dell'abitazione? Chi controlla che l'uscita duri un'ora e non una mattinata? Chi controlla i motivi di necessità? Non oso neanche immaginare quello che succederebbe in queste condizioni, nel fine settimana di Pasqua. Sarebbe come dare il via libera a tutti: una tragedia.

Il risultato sarebbe una riesplosione del contagio tra due settimane, dopo l'incubazione del virus. E così, anziché ridurre il calvario di questi giorni, lo si prolunga all'infinito con un danno incalcolabile per la salute dei cittadini.

Mentre si lavora al rilancio graduale dell'economia, si farebbe ripiombare l'Italia nell'emergenza più drammatica. E questo ancora di più al Sud, dove arriva solo ora l'onda forte del contagio, e dove si è riuscito a stento a governare l'ondata dei rientri dal Nord.

Anziché dare respiro ai bambini e agli anziani, rischiamo di doverli tenere chiusi in casa a giugno e a luglio! Questa sì sarebbe una tragedia.

Per questi motivi ribadisco che in Campania è assolutamente vietato uscire per strada, al di là dei casi consentiti.

Chiarisco che le Forze dell'Ordine sono tenute a far rispettare le nostre ordinanze, pena comportamenti omissivi o elusivi dell'ordine dell'autorità sanitaria. Le ordinanze hanno valore di norma obbligatoria. Le "circolari" interpretative assolutamente no.

In conclusione, vorremmo poter lavorare senza elementi di disturbo e di confusione, per tutelare seriamente la salute dei nostri cari, come si sta facendo pur tra mille difficoltà. E vorremmo definire in questa settimana un imponente Piano regionale di sostegno sociale alle fasce deboli, e di sostegno economico alle attività produttive e professionali".

Vincenzo De Luca

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