PoliticaSalerno: dopo segnalazione di Avella, Comune vieta staccionate o recinzioni su spiagge

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Salerno: dopo segnalazione di Avella, Comune vieta staccionate o recinzioni su spiagge

Pronta è arrivata la risposta dell'Amministrazione comunale, che con Ordinanza del 3 maggio 2022 dell'Ufficio Demanio del Comune di Salerno stabilisce gli elementi necessari alla sistemazione degli arenili in concessione

Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 4 maggio 2022 14:08:14

Lo scorso 2 maggio, il Consigliere Comunale Gennaro Avella aveva denunciato «il perpetrarsi dell'elevazione di barriere e staccionate sulle spiagge salernitane». E aveva rinnovato «la richiesta alla III Commissione consiliare di audire gli assessori competenti (turismo ed urbanistica) ed i rappresentanti degli operatori economici di categoria per verificare lo stato di attuazione del vigente Puad Regione Campania».

Pronta è arrivata la risposta dell'Amministrazione comunale, che con Ordinanza del 3 maggio 2022 dell'Ufficio Demanio del Comune di Salerno stabilisce gli elementi necessari alla sistemazione degli arenili in concessione.

Tra le disposizioni anche il divieto di elevare staccionate o recinzioni. Al punto 2 dell'Art. 4 si legge: "Le zone concesse possono essere delimitate perpendicolarmente alla linea di costa fatta salva la fascia dei 3,00 metri dalla battigia con sistema a giorno ad altezza non superiore a metri 1,30 che non precludano, in ogni caso, la visuale al mare e laterale del paesaggio. In tal senso, le delimitazioni tra arenili contigui (liberi o in concessione che siano) dovranno essere realizzate con paletti in legno, regolarmente distanziati tra loro, collegati con cordame / sagola tarozzata. E' espressamente VIETATO il posizionamento / installazione di palizzate / recinzioni".

«La regolamentazione delle spiagge è aspetto necessario. Tanto premesso dispiace, però, constatare che ai concessionari sia necessaria una Ordinanza per proporre un modello moderno di gestione. In assenza di tale precisazione vincolante avremmo assistito nuovamente a scelte non consone e non adeguate. Vecchie, anacronistiche ed improponibili in relazione - soprattutto - al vantaggio offerto dalla grande opera pubblica di ripascimento e riqualificazione soprattutto a coloro che, offrendo servizi, sulle spiagge realizzano attività economiche. Questo è solo il primo passo verso la riorganizzazione complessiva delle strutture balneari. In sede di Consiglio comunale proporremo di liberare la visuale del mare da edificazioni risalenti agli anni sessanta e non più compatibili con la visione di sviluppo e modernità che abbiamo di Salerno», ha dichiarato Avella.

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