Salute e BenessereIl decreto che interdice la Lombardia: è emergenza Coronavirus al nord

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Il decreto che interdice la Lombardia: è emergenza Coronavirus al nord

Chiuse 11 province, stop a pub e discoteche in tutta Italia, Bar e ristoranti aperti se garantita la distanza di un metro. Sanzioni a chi trasgredisce

Inserito da (Maria Abate), sabato 7 marzo 2020 22:20:31

Per "contrastare e contenere il diffondersi del Coronavirus" il governo dispone di "evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita" nella Regione Lombardia e in 11 province di Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Marche dall'8 marzo al 3 aprile.

Sull'intero territorio nazionale "sono sospese fino al 3 aprile le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati".

Nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria. Viene fatta eccezione per "indifferibili esigente lavorative o emergenze".

Si potranno svolgere le attività di Bar e ristorazione "con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro".

Sono previste "specifiche sanzioni in caso di mancato rispetto".

"Si raccomanda di limitare la mobilità al di fuori dei propri luoghi di dimora abituale ai casi strettamente necessari".

Lo prevede la bozza del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri atteso a breve (bozza suscettibile di modifiche da parte di Palazzo Chigi, ndr).

Il nuovo bilancio dei contagi da coronavirus, reso noto dal commissario Angelo Borrelli è di 5.061 i malati per coronavirus in Italia e 233 i morti, 36 in più. Sono 567 i malati ricoverati in terapia intensiva per coronavirus, di questi 359 sono in Lombardia, che ha avuto un incremento in un giorno di 50 casi. Sono invece 2651 i malati con sintomi ricoverati e 1843 quelli in isolamento domiciliare. Tra i nuovi provvedimenti annunciati il trasferimento, dagli ospedali della Lombardia, a quelli di altre regioni, di malati in terapia intensiva per malattie diverse dal contagio da coronavirus. Entro stasera i nuovi provvedimenti del governo per fronteggiare l'emergenza.

Dai dati della Protezione Civile emerge che sono 2.742 i malati in Lombardia, 937 in Emilia-Romagna, 505 in Veneto, 202 in Piemonte, 201 nelle Marche, 112 in Toscana, 72 nel Lazio, 61 in Campania, 42 in Liguria, 39 in Friuli Venezia Giulia, 33 in Sicilia, 23 in Puglia, 24 in Umbria, 14 in Molise, 14 nella provincia di Trento, 11 in Abruzzo, 9 nella provincia di Bolzano, 8 in Valle d'Aosta, 5 in Sardegna, 4 in Calabria e 3 in Basilicata. Le vittime sono 154 in Lombardia (19 in più di ieri), 48 in Emilia Romagna (+11), 13 in Veneto (+1), 6 nelle Marche (+2), 5 in Piemonte (+1), 4 in Liguria (+1), 2 in Puglia (+1) e uno nel Lazio. Complessivamente sono finora 5.883 i contagiati totali dal coronavirus, comprese le vittime e le persone guarite. Quanto ai tamponi, ne sono stati eseguiti 42.062, dei quali oltre quasi 30mila in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.

Intanto il governatore del Lazio e segretario del Pd Nicola Zingaretti è 'positivo al test del coronavirus'. Lo ha annunciato attraverso facebook spiegando: "Sto bene ma dovrò rimanere a casa per i prossimi giorni. Da qui continuerò a seguire il lavoro che c'è da fare. Coraggio a tutti e a presto". Il 27 febbraio scorso, quando ancora non era chiara la situazione, aveva brindato a Milano con gli attivisti del PD, postando una foto sul suo profilo e commentando: «Un aperitivo a Milano, ho raccolto l'appello lanciato dal sindaco Sala e dal Pd Milano. Non perdiamo le nostre abitudini, non possiamo fermare Milano e l'Italia. La nostra economia è più forte della paura: usciamo a bere un aperitivo, un caffè o per mangiare una pizza. Coraggio, reagiamo e uniti ce la faremo!» Oggi Zingaretti ha tranquillizzato tutti con una diretta dal suo profilo Facebook (guarda il video nella versione web in basso).

La preghiera dell'Angelus del Papa di domani 8 marzo avverrà dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico e non in piazza, dalla finestra. Sarà trasmessa in diretta streaming e sugli schermi in piazza San Pietro.

Dopo l'annuncio della bozza del decreto di Governo, molte persone si sono recate in stazione per prendere l'ultimo Intercity Notte in partenza da Milano Garibaldi alle 23.20. Molti che si trovavano di passaggio a Milano, vogliono tornare a casa prima che sia troppo difficile farlo, altri, spaventati, raggiono amici o parenti in altre regioni d'Italia.

"Mi sento come un profugo, - racconta un ragazzo che vuole raggiungere la sua fidanzata a Roma a "Fanpage" - mi sento come un profugo perché stiamo scappando" (guarda il video in basso).

AGGIORNAMENTI

 

"Vincolo di evitare ogni spostamento" nell'intera Lombardia e in 14 province di Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Marche. Giuseppe Conte firma un decreto del presidente del Consiglio che limita le possibilità di movimento nelle zone più colpite dal contagio Coronavirus.

Non è un "divieto assoluto", spiega, "non si ferma tutto", non si bloccano treni e aerei: sarà possibile muoversi per comprovate esigenze lavorative o per emergenze e motivi di salute. Ma la polizia potrà fermare i cittadini e chiedere loro perché si stiano spostando in territori dove la crescita dei casi di contagio porta il governo a disporre misure mai così restrittive. "Mi assumo la responsabilità politica" delle decisioni che vengono prese in queste ore: "Ce la faremo", dice Conte a notte fonda. E lancia un appello alla "auto responsabilità": per fermare il contagio non si può più "fare i furbi", dice invitando i ragazzi a stare in casa a leggere e tutelare così la salute dei loro nonni.

La firma del decreto del presidente del Consiglio, frutto dell'accorpamento di due dpcm inizialmente previsti, arriva dopo una lunga giornata di contatti con le Regioni e dopo una fuga di notizie ("irresponsabile" e "rischiosa per la sicurezza", dice Conte) che porta al diffondersi della bozza non ancora ultimata. I presidenti di Regione su quella bozza dichiarano perplessità, dubbi. Ma milioni di cittadini del centro nord, dopo la diffusione della notizia, iniziano a interrogarsi sulla portata delle misure: "Si è creata confusione", accusa Conte.

Fonte: Ansa.it

Foto Protezione Civile aggiornata alle ore 16:00 del 7 marzo.

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