Territorio e AmbienteDepuratore consortile, Comitato “Tuteliamo La Costiera Amalfitana”: «Mentre Maiori nega gli atti, Minori procede con i lavori»

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Depuratore consortile, Comitato “Tuteliamo La Costiera Amalfitana”: «Mentre Maiori nega gli atti, Minori procede con i lavori»

«L'ipotesi più verosimile che scaturisce dalla risposta del Responsabile dell’area Lavori Pubblici è che vogliono ostacolare l'accesso alla documentazione da parte dei cittadini», scrivono gli attivisti del Comitato

Inserito da (Maria Abate), venerdì 15 gennaio 2021 11:09:41

Il Comitato "Tuteliamo La Costiera Amalfitana", il 22 dicembre scorso, reiterò la richiesta di accesso agli atti già inviata il 12 agosto e a cui il comune di Maiori non aveva mai risposto. La richiesta riguardava gli atti in possesso del comune di Maiori relativamente ai progetti del depuratore consortile, che dovrebbe sorgere nel Demanio, e la Galleria Maiori-Minori; nello specifico, si chiedeva anche quali fossero i pareri rilasciati dagli enti sovra comunali anche per quanto riguarda l'alternativa al depuratore proposta dall'Ausino, la condotta sottomarina, che avrebbe un impatto ambientale nullo e, come relazionato dai tecnici dell'Ausino, un risparmio del 50% sulle bollette dei cittadini.

La richiesta scaturiva anche dalle affermazioni del Sindaco di Maiori il quale, tra i suoi video elettorali, spiegava che la condotta aveva ricevuto pareri negativi.

«Ebbene, la risposta lascia basiti. Il Responsabile dell'area Lavori Pubblici invita a rivolgere la richiesta all'ufficio che detiene i dati, le informazioni o i documenti, individuando tali soggetti negli "Enti proponenti" e quindi, nei fatti, escludendo che essi possano essere depositati presso gli uffici del Comune», spiegano i membri del Comitato.

Una risposta - scrivono - che «dà adito a due ipotesi alternative, entrambe poco edificanti per i nostri amministratori: non sono in possesso dei documenti relativi a due progetti e quindi hanno deciso l'adesione ad essi senza una vera consapevolezza di ciò che stanno approvando e senza una reale contezza di quanto tali progetti potranno impattare, in maniera indelebile, sulla nostra città; più verosimilmente, vogliono ostacolare l'accesso alla documentazione da parte dei cittadini».

«Il primo caso evidenzierebbe insipienza e insensatezza, il secondo caso arroganza e supponenza», commentano i membri del Comitato -. Valutando veritiera la seconda ipotesi, anche solo per salvaguardare la nostra salute mentale, percorreremo tutte le ulteriori strade che la normativa prevede per il rispetto dei diritti dei cittadini vessati e derisi da amministratori arroganti e supponenti».

Al contempo, il Comitato chiede al Sindaco di Maiori «se realmente presso il Comune non vi sia traccia di tale documentazione specie quella in cui, ad esempio, si prevede che l'arena del porto di Maiori sarà utilizzata come cantiere base nella costruzione del tunnel (Tav.T00CA00CANPL01A - Progetto di fattibilità tecnico-economica); oppure dove è prevista l'alternativa al depuratore consortile tramite condotta sottomarina, con minore impatto ambientale e con minori costi di realizzazione e manutenzione, e rispetto alla quale sono mesi che cerchiamo disperatamente gli ormai fantomatici pareri negativi citati più volte dal Sindaco, affermazioni mai suffragate da documenti ufficiali».

«Il sospetto che si rafforza, sperando sempre di sbagliarci, è quello di una volontà cieca di portare avanti progetti calati dall'alto per ben altri scopi rispetto all'interesse pubblico che verrebbe altresì devastato se queste opere fossero portate a compimento. E per far ciò, questi signori si permettono anche di sbeffeggiare i cittadini che chiedono spiegazioni», chiosano gli attivisti.

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