Territorio e AmbienteDiffida al Comune di Maiori per fermare depuratore, Rispoli replica a D’Amato: «Atto necessario, poi potrà seguire ricorso»

Diffida, Maiori, Comitato, depuratore, Rispoli, D'Amato

Diffida al Comune di Maiori per fermare depuratore, Rispoli replica a D’Amato: «Atto necessario, poi potrà seguire ricorso»

«La notifica di una diffida a tutti gli Enti competenti in un procedimento amministrativo serve perché dà ufficiale conoscenza di fatti ed atti. La diffida inoltre avvisa i soggetti interessati delle conseguenze che potrebbero derivare da eventuali irregolarità degli atti o dei procedimenti, contribuendo comunque all'istruttoria»

Inserito da (Maria Abate), venerdì 16 aprile 2021 16:35:24

"Lo scrivente Comitato, cittadini di Maiori e consiglieri comunali, come in atti, invitano e diffidano il Comune di Maiori, in persona del sindaco p.t., nonché il responsabile p.t. del relativo servizio, la Provincia di Salerno, in persona del Presidente p.t., nonché il dirigente provinciale del settore, la Regione Campania, in persona del Presidente p.t., e il dirigente del relativo settore, ognuno per quanto di rispettiva competenza, a ordinare la immediata sospensione del bando di gara indetto dalla Provincia di Salerno; di provvedere alla sospensione di ogni procedura amministrativa, non conosciuta, in atto; di valutare l'ipotesi progettuale alternativa predisposta dall'Ausino ovvero ulteriore soluzione fattibile alla luce della tecnica ingegneristica e compatibile con lo stato dei luoghi; di attivare procedimenti di coinvolgimento della collettività al fine della condivisione della scelta progettuale".

Recita così la diffida che il Comitato "Tuteliamo la Costiera Amalfitana" ha sottoscritto con la consulenza e il patrocinio dell'avvocato amministrativista Oreste Agosto.

A firmarla i consiglieri comunali Della Pace e Cestaro (Idea Comune), i gruppi civici Cambiamo Rotta e Nuova Primavera Maiorese e singoli cittadini. Si sono astenute, invece, le consigliere del gruppo "Maiori di nuovo", secondo cui: «Lo strumento della diffida sembra possa solo ritardare un necessario atto conseguenziale che dovrebbe concretizzarsi in un ricorso o in altro procedimento derivante che tanto valeva la pena presentare da subito» e «il consigliere comunale non dovrebbe agire contro l'amministrazione di appartenenza in sede giuridica».

Su questa posizione è intervenuto l'avvocato Vincenzo Rispoli (leader di Nuova Primavera Maiorese), che ha spiegato le ragioni della diffida: «La notifica di una diffida a tutti gli Enti competenti in un procedimento amministrativo serve perché dà ufficiale conoscenza di fatti ed atti. La diffida inoltre avvisa i soggetti interessati delle conseguenze che potrebbero derivare da eventuali irregolarità degli atti o dei procedimenti, contribuendo comunque all'istruttoria. Infatti, il soggetto destinatario, conoscendo compiutamente anche i fatti ed atti lamentati con la diffida, avrà a disposizione tutti gli elementi utili alla migliore definizione del procedimento».

«Eventuali ricorsi - ha spiegato - potranno seguire, dopo la notifica della diffida, avverso eventuali ulteriori atti della procedura e per eventuali irregolarità degli atti o dei procedimenti. In ogni caso i cittadini potranno conoscere e valorizzare nelle Sedi competenti le eventuali irregolarità di atti e procedimenti».

Leggi anche:

«Inutile la diffida, andava presentato un ricorso»: ecco perché #Maioridinuovo non ha firmato

Depuratore a Maiori, dal Comitato una diffida e messa in mora agli Enti promotori. #Maioridinuovo non firma, "Cambiamo rotta": «Ne renderà conto agli elettori»

Galleria Fotografica