Territorio e AmbientePositano, ricomposti frammenti di affreschi rinvenuti in seguito a nuovi scavi

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Positano, ricomposti frammenti di affreschi rinvenuti in seguito a nuovi scavi

Le quattro sezioni ricomposte, data l’impossibilità di una ricollocazione in situ per mancanza della muratura di supporto, sono state applicate su pannelli destinati alla musealizzazione. La parete Ovest ricomposta è attualmente esposta nelle sale del palazzo comunale ed è parte integrante del percorso di visita al sito ipogeo

Inserito da (Maria Abate), martedì 21 luglio 2020 16:41:23

Nuovi interventi stanno riportando la Villa Romana di Positano sempre più all'antico splendore. La Coo.Be.C. (Coopertiva Beni Culturali), nel rimuovere un consistente banco piroclastico, ha fatto emergere un pavimento musivo bicromo e due pareti affrescate con bassorilievi in stucco, stilisticamente riconducibili al tardo III - inizio IV stile pompeiano, dalle vivide cromie conservate sotto cenere e lapilli. L'intervento di restauro, sia durante lo scavo che nella messa in luce degli affreschi, ha dovuto costantemente confrontarsi con fattori di degrado e problematiche legate alla natura ormai ipogea della villa ed al particolare microclima interno, adottando sistemi di pulitura, di consolidamento e di fissaggio mirati, messi a punto in corso d'opera.

Al termine dello scavo, si è proceduto al restauro completo di pareti e pavimento musivo. L'intervento è stato sistematico, con metodologie già testate che hanno previsto l'alternanza di azione meccanica e chimica, supportate da fissaggi e consolidamenti eseguiti con prodotti di ultima generazione, consolidanti nanomolecolari e sublimanti, che hanno limitato al massimo l'impiego di acqua. Tutti i frammenti di affresco recuperati sono stati raccolti in cassette di plastica divise per unità stratigrafiche di scavo, così da poterne ricostruire la pertinenza alle pareti in rapporto all'area di rinvenimento. In molti casi è stato possibile ricollocarli in situ già in corso di restauro.

Per altri frammenti non ricollocabili, considerata la grande quantità (circa 7.000), si è valutata la ricomposizione stabile su pannelli rigidi. Dopo un attento lavoro di confronto delle decorazioni e di accostamento dei margini, è stato possibile ricostruire la parete ovest crollata, consistente in buona parte del registro superiore e di quello mediano, per una lunghezza di cm. 330×400. Le quattro sezioni ricomposte, data l'impossibilità di una ricollocazione in situ per mancanza della muratura di supporto, sono state applicate su pannelli destinati alla musealizzazione. Nella ricongiunzione delle sezioni si è scelto di seguire i margini di frattura esistenti, senza operare nuovi tagli regolari, sebbene l'operazione fosse più complessa. Sono state rimontate anche le cornici in stucco aggettanti che completavano l'alzato delle pareti, anch'esse recuperate in corso di scavo e consolidate come il resto dei frammenti. La parete Ovest ricomposta è attualmente esposta nelle sale del palazzo comunale ed è parte integrante del percorso di visita al sito ipogeo.

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