Territorio e AmbienteRavello Festival, 11 agosto torna il suggestivo Concerto all'Alba sul Belvedere di Villa Rufolo

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Ravello Festival, 11 agosto torna il suggestivo Concerto all'Alba sul Belvedere di Villa Rufolo

Ritorna l’appuntamento più atteso nel programma del Ravello Festival 2021

Inserito da (rrno), venerdì 6 agosto 2021 14:32:46

Alla 69esima edizione del Ravello Festival ritorna l'evento più atteso del programma, l'incantevole Concerto all'Alba che permette agli spettatori di ammirare il passaggio dalla notte al giorno godendosi un ottimo concerto, il tutto in una location mozzafiato, con un palcoscenico naturale che si sporge sulla roccia a circa 15 metri d'altezza.

Il Concerto all'Alba quest'anno si terrà mercoledì 11 agosto alle ore 05:00 e vedrà esibirsi l'Orchestra giovanile Luigi Cherubini diretta dal maestro americano James Conlon.

 

Programma

Ludwig van Beethoven
Sinfonia n. 8 in fa maggiore, op. 93
Allegro vivace e con brio
Allegro scherzando
Tempo di Menuetto
Allegro vivace

Sinfonia n. 6 in fa maggiore, op. 68 "Pastorale"
Piacevoli sentimenti che si destano nell'uomo all'arrivo in campagna: Allegro ma non troppo
Scena al ruscello: Andante molto mosso
Allegra riunione di campagnoli: Allegro
Tuono e tempesta: Allegro
Sentimenti di benevolenza e ringraziamento alla Divinità dopo la tempesta: Allegretto

 

Mercoledì 11 agosto, Concerto all'Alba. Orchestra giovanile Luigi cherubini, direttore James Conlon

Fondata da Riccardo Muti nel 2004, l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini ha assunto il nome di uno dei massimi compositori italiani di tutti i tempi attivo in ambito europeo per sottolineare, insieme a una forte identità nazionale, la propria inclinazione a una visione europea della musica e della cultura. L'Orchestra, che si pone come strumento privilegiato di congiunzione tra il mondo accademico e l'attività professionale, divide la propria sede tra le città di Piacenza e Ravenna. La Cherubini è formata da giovani strumentisti, tutti sotto i trent'anni e provenienti da ogni regione italiana, selezionati attraverso centinaia di audizioni da una commissione costituita dalle prime parti di prestigiose orchestre europee e presieduta dallo stesso Muti. Secondo uno spirito che imprime all'orchestra la dinamicità di un continuo rinnovamento, i musicisti restano in orchestra per un solo triennio, terminato il quale molti di loro hanno l'opportunità di trovare una propria collocazione nelle migliori orchestre.

In questi anni l'Orchestra, sotto la direzione di Riccardo Muti, si è cimentata con un repertorio che spazia dal Barocco al Novecento alternando ai concerti in moltissime città italiane importanti tournée in Europa e nel mondo nel corso delle quali è stata protagonista, tra gli altri, nei teatri di Vienna, Parigi, Mosca, Salisburgo, Colonia, San Pietroburgo, Madrid, Barcellona, Lugano, Muscat, Manama, Abu Dhabi, Buenos Aires e Tokyo.

Il debutto a Salisburgo, al Festival di Pentecoste, con Il ritorno di Don Calandrino di Cimarosa, ha segnato nel 2007 la prima tappa di un progetto quinquennale che la rassegna austriaca, in coproduzione con Ravenna Festival, ha realizzato con Riccardo Muti per la riscoperta e la valorizzazione del patrimonio musicale del Settecento napoletano e di cui la Cherubini è stata protagonista in qualità di orchestra residente.

A Salisburgo, poi, l'Orchestra è tornata nel 2015, debuttando - unica formazione italiana invitata - al più prestigioso Festival estivo, con Ernani: a dirigerla sempre Riccardo Muti, che l'aveva guidata anche nel memorabile concerto tenuto alla Sala d'Oro del Musikverein di Vienna, nel 2008, pochi mesi prima che alla Cherubini venisse assegnato l'autorevole Premio Abbiati quale miglior iniziativa musicale per "i notevoli risultati che ne hanno fatto un organico di eccellenza riconosciuto in Italia e all'estero".
All'intensa attività con il suo fondatore, la Cherubini ha affiancato moltissime collaborazioni con artisti quali Claudio Abbado, John Axelrod, Rudolf Barshai, Michele Campanella, James Conlon, Dennis Russel Davies, Gérard Depardieu, Kevin Farrell, Patrick Fournillier, Herbie Hancock, Leonidas Kavakos, Lang Lang, Ute Lemper, Alexander Lonquich, Wayne Marshall, Kurt Masur, Anne-Sophie Mutter, Kent Nagano, Krzysztof Penderecki, Donato Renzetti, Vadim Repin, Giovanni Sollima, Yuri Temirkanov, Alexander Toradze e Pinchas Zukerman.

Impegnativi e di indiscutibile rilievo i progetti delle "trilogie", che al Ravenna Festival l'hanno vista protagonista, sotto la direzione di Nicola Paszkowski, delle celebrazioni per il bicentenario verdiano in occasione del quale l'Orchestra è stata chiamata ad eseguire ben sei opere al Teatro Alighieri. Nel 2012, nel giro di tre sole giornate, Rigoletto, Trovatore e Traviata; nel 2013, sempre l'una dopo l'altra a stretto confronto, le opere "shakespeariane" di Verdi: Macbeth, Otello e Falstaff. Per la Trilogia d'autunno 2017, la Cherubini, diretta da Vladimir Ovodok, ha interpretato Cavalleria rusticana, Pagliacci e Tosca; nel 2018, si è misurata con una nuova straordinaria avventura verdiana, guidata da Alessandro Benigni per Nabucco, Hossein Pishkar per Rigoletto e Nicola Paszkowski per Otello. Negli ultimi anni il repertorio operistico viene affrontato regolarmente dall'Orchestra anche nelle coproduzioni che vedono il Teatro Alighieri di Ravenna al fianco di altri importanti teatri italiani di tradizione. Dal 2015 al 2017 la Cherubini ha partecipato inoltre al Festival di Spoleto, sotto la direzione di James Conlon, eseguendo l'intera trilogia "Mozart-Da Ponte". Il legame con Riccardo Muti l'ha portata a prender parte all'"Italian Opera Academy" per giovani direttori e maestri collaboratori, che il Maestro ha fondato e intrapreso nel 2015: se in quel primo anno la Cherubini ha avuto l'occasione di misurarsi con Falstaff, gli anni successivi l'attenzione si è concentrata su Traviata, Aida e Macbeth.

Al Ravenna Festival, dove ogni anno si rinnova l'intensa esperienza della residenza estiva, la Cherubini è regolarmente protagonista di nuove produzioni e di concerti, nonché, dal 2010, del progetto "Le vie dell'Amicizia" che l'ha vista esibirsi, tra le altre mete, a Nairobi, Redipuglia, Tokyo, Teheran, Kiev e nel 2019 ad Atene, sempre diretta da Riccardo Muti.
La gestione dell'Orchestra è affidata alla Fondazione Cherubini costituita dalle municipalità di Piacenza e Ravenna e dalle Fondazioni Toscanini e Ravenna Manifestazioni. L'attività dell'Orchestra è resa possibile grazie al sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali del Turismo.

 

James Conlon nasce a New York nel 1950. La sua carriera inizia subito dopo gli studi alla Juilliard School di New York e l'assegnazione del premio dell'American National Orchestral Association. Ha diretto le più importanti orchestre del mondo, assumendo nel corso degli anni incarichi di rilievo quali la direzione principale dell'Orchestra Filarmonica di Rotterdam, della Gürzenich Orchester di Colonia e dell'Orchestra dell'Opera Nazionale di Parigi. Dal 2007 è direttore musicale dell'Opera di Los Angeles. Noto per le sue interpretazioni wagneriane, si è anche distinto per l'impegno nel recupero e nella diffusione della musica scritta da compositori perseguitati, uccisi o comunque costretti all'oblio dal regime nazista, come V. Ullmann, P. Haas, E. Schulhoff, A. von Zemlinsky e molti altri; per questa sua attività, accompagnata peraltro da una cospicua produzione discografica, gli sono stati tributati numerosi premi e riconoscimenti internazionali.

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