Territorio e AmbienteSorrento. Sequestro pineta Le Tore. Il sindaco Coppola: "Sia fatta chiarezza sulla vicenda"

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Sorrento. Sequestro pineta Le Tore. Il sindaco Coppola: "Sia fatta chiarezza sulla vicenda"

Verifica eventuali irregolarità nel progetto di riqualificazione dell'area

Inserito da (Admin), lunedì 9 novembre 2020 17:31:06

I carabinieri forestali della stazione di Castellammare di Stabia hanno proceduto questa mattina al sequestro preventivo di una vasta area della pineta comunale Le Tore, grande polmone verde situato sulle colline di Sorrento.

Obiettivo dei militari, verificare eventuali irregolarità nel progetto di riqualificazione dell'area, avviato all'indomani dell'incendio che nel 2018 aveva distrutto centinaia di alberi.

"Accolgo favorevolmente ogni iniziativa mirata ad preservare il nostro patrimonio naturalistico - ha dichiarato il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola - Mi auguro, infatti, che venga fatta piena luce sull'intera vicenda, verificando l'aderenza dei lavori in corso fino a qualche tempo fa al piano di rimboschimento. Come ho avuto modo di comunicare nelle scorse settimane, uno dei primi atti al momento dell'insediamento della mia amministrazione, è stato di bloccare ogni attività in corso in quell'area. In quanto sindaco, sono stato nominato custode giudiziario e quindi, da questo momento in davanti, abbiamo la situazione nel nostro pieno controllo. La pineta è sotto sequestro, fatta eccezione per quelle zone che dovranno essere oggetto di piantumazioni di nuovi alberi".

Come si legge dal sito del FAI (qui il link diretto) la Pineta denominata "Le Tore" proprio perché relativa all'antico nome della collina, appunto Monte Tore, facente parte del massiccio carbonatico che degrada a Sud verso il Golfo di Salerno, costituiva e costituisce di fatto un sistema particolare delle Oasi naturalistiche sia per la sua ridotta estensione, circa 15 Ha, sia per la gestione che la caratterizza. Si tratta di un'area di proprietà del Comune di Sorrento che un tempo era caratterizzato dalla presenza di specie quercine e macchia mediterranea. In una lettera del Distretto Forestale di Napoli, risalente al 18/11/1926, si riporta che la Pineta venne rimboschita con essenze di alberature di: castagno, ontano napoletano e pini mediterranei già nel periodo compreso tra il 1907 ed il 1913. Tali lavori proseguirono fino al 1921. In anni successivi si riportano alcune notizie di tagli e di trasformazione a pascolo abusivi che sono proseguiti fin dopo la fine della seconda guerra mondiale riducendo la superficie ad un incolto cespugliato. Nel 1950 ebbero inizio i lavori di ripristino del soprassuolo boschivo con la semina di due specie di pino: Pinus halepensis (Pino d'Aleppo), di cui sono presenti ancora alcuni esemplari e Pinus pinaster (pino marittimo). Con il ciclone del 31/12/1974 la pineta fu nuovamente distrutta; il ripristino avvenne ad opera della Comunità Montana della Penisola Sorrentina e del Corpo Forestale con il reimpianto delle due tipologie di pino citate, delle quali, il pino d'Aleppo è presente in percentuale irrilevante, insieme ad alcuni individui di Pino domestico.

 

Foto: FAI fondoambiente.it

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