La procura di Milano ha iscritto Marco Cappato nel registro degli indagati.

Come riportato da ANSA, l'accusa per il tesoriere dell'associazione Luca Coscioni è di agevolazione al suicidio per aver accompagnato a morire in Svizzera la signora Elena, 69enne malata terminale di cancro.

"Mi sono trovata davanti ad un bivio. Una strada più lunga che mi avrebbe portato all'inferno, una più breve che poteva portarmi qui in Svizzera, a Basilea: ho scelto la seconda", dichiarava la donna in un video messaggio. "Avrei sicuramente preferito finire la mia vita nel mio letto, nella mia casa - ha aggiunto - tenendo la mano di mia figlia e la mano di mio marito. Purtroppo questo non è stato possibile e, quindi, ho dovuto venire qui da sola".

Due giorni fa Cappato si era autodenunciato a Milano e dovrà ora rispondere all'articolo 580 del codice penale che punisce "chiunque determina altri al suicidio o rafforza l'altrui proposito di suicidio, ovvero ne agevola in qualsiasi modo l'esecuzione".

Del fascicolo si occupa il sesto Dipartimento della procura guidato da Tiziana Siciliano, il magistrato protagonista del processo a Cappato per l'aiuto al suicidio di Fabiano Antoniani, vicenda in cui chiese e ottenne l'assoluzione per il tesoriere.

"Non c'è stata alcuna risposta da parte del Parlamento, della politica, dei capi dei grandi partiti. In queste ultime due legislature non è mai stata discussa nemmeno un minuto la nostra legge di iniziativa popolare presentata 9 anni fa" - ha dichiarato Cappato- "ora siamo arrivati a questa situazione che di fronte alla richiesta di Elena, potevamo girarci dall'altra parte o darle l'aiuto che cercava, alla luce del sole e assumendoci totalmente la responsabilità di questo".

(Foto: Youtube

e Marco Cappato)

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