CronacaNon riesce a stare in fila perché autistico, escluso dalla recita di Natale

Autismo. Natale, scuola

Non riesce a stare in fila perché autistico, escluso dalla recita di Natale

È il desolante episodio avvenuto a un bambino frequentante una scuola privata di Afragola, in provincia di Napoli, come riporta Il Messaggero

Inserito da (Maria Abate), martedì 17 dicembre 2019 10:55:04

Escluso dalla recita di Natale perché autistico. È il desolante episodio avvenuto a un bambino frequentante una scuola privata di Afragola, in provincia di Napoli, come riporta Il Messaggero.

Il motivo: suo figlio, 5 anni, non riusciva a stare in fila e a parlare a differenza dei suoi compagni di classe. Il bimbo, infatti, è affetto da iperattività regressa con ritardo cognitivo e sospetto autismo (sono in corso gli accertamenti dei medici).

E dire che la mamma del piccolo aveva versato la sua quota per comprare i dolci e fare un regalino al personale scolastico. Ma la notizia le è giunta soltanto attraverso un gruppo Whatsapp di mamme. Dopo la sua richiesta di spiegazioni, alla mamma, delusa e amareggiata, arriva un messaggio audio con la quale la maestra spiega che aveva deciso di parlarne prima con lei, «ma tutto questo, - dice la donna - dopo averlo escluso a priori dalla lista dei partecipanti».

«Lo so che il mio piccolo non avrebbe partecipato - ha dichiarato in lacrime la madre - so che non parla e non riesce a stare in fila, non c'è bisogno che lo sottolineasse la maestra, ma per me era importante anche solo vedere il suo nome su quella lista e vederlo quel giorno lì, a saltare e divertirsi a modo suo, a vedere quel suo sorriso dolce, sogno infranto da chi lo ha emarginato invece di integrarlo».

Ai genitori, la dirigente scolastica ha puntualizzato che il bambino non è stato ancora inserito nella legge 104, non ha l'insegnante di sostegno e quindi loro devono trattarlo come un «bambino normale».

«È vero - ha spiegato la madre -, ma sono in possesso della diagnosi funzionale e di tutte le certificazioni ufficiali, anche della struttura dove il bambino è in cura e, soprattutto, poiché il piccolo non è autosufficiente, oltre alla retta ricevono un extra per assisterlo nei suoi bisogni primari».

Galleria Fotografica