Cronaca«Samara mi ha rincorsa con un coltello in mano»: la testimonianza di una ragazza di Tramonti

Samara challenge, Maiori, Costiera amalfitana

«Samara mi ha rincorsa con un coltello in mano»: la testimonianza di una ragazza di Tramonti

«Le passo accanto, anche se a debita distanza, con disinvoltura, quando all’improvviso lei lancia un urlo che ci fa letteralmente saltare e inizia a rincorrerci con un coltello in mano»

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 4 settembre 2019 17:34:14

Non si placa l’apprensione per il fenomeno "Samara Challenge". Dopo le fotografie che ritraggono la ragazza travestita dal fantasma dai poteri paranormali di "The Ring", è giunta in Redazione una testimonianza da una ragazza di Tramonti che preferisce rimanere anonima.

Domenica sera, ci racconta, ha avuto uno spiacevole incontro con la "falsa" Samara intorno alle 23,30, probabilmente qualche attimo dopo le foto che la ritraevano intenta a prepararsi al porto turistico di Maiori (clicca qui per i dettagli). È nei pressi del porto, infatti, che la ragazza si trovava quando - a un certo punto - due adolescenti le corrono incontro spaventate urlandole di non proseguire sui suoi passi perché avrebbe incrociato Samara.

La ragazza, ignara del fenomeno, le ha rassicurate dicendo loro che le avrebbe accompagnate lei oltre il porto. Samara era lì, immobile sotto un albero con l’abito bianco che spiccava contro il buio della notte. Bisognava per forza passarle accanto per uscire dal porto e raggiungere il lungomare.

«Io non ne sapevo nulla – ci racconta -. Non avevo sentito parlare di questa assurda challenge. Ho pensato che fosse semplicemente una ragazza in maschera per qualche motivo a me sconosciuto».

«Le passo accanto, anche se a debita distanza, con disinvoltura - continua la malcapitata -, cercando di dare coraggio alle due ragazzine impaurite, quando all’improvviso lei lancia un urlo che ci fa letteralmente saltare e inizia a rincorrerci con un coltello in mano».

«Non ho avuto il tempo di verificare se il coltello fosse vero oppure no, ma mi auguro che non lo fosse. Al momento però non ci ho pensato due volte: ho detto alle ragazzine di correre e abbiamo oltrepassato il pericolo con il cuore in gola», conclude, spiegando che soltanto quando le hanno fatto portare un bicchiere di acqua e zucchero ha saputo che quello doveva essere soltanto uno scherzo di cattivo gusto.

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