CronacaVietare i cellulari ai bambini: in esame la proposta di legge per «tutelare la crescita psicofisica»

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Vietare i cellulari ai bambini: in esame la proposta di legge per «tutelare la crescita psicofisica»

«Tutelare non solo la salute, ma soprattutto la crescita psicofisica dei bambini invocando il principio di precauzione». È questa la finalità della proposta di legge per vietare i cellulari a chi ha meno di 12 anni

Inserito da (Maria Abate), lunedì 10 maggio 2021 10:50:15

«Tutelare non solo la salute, ma soprattutto la crescita psicofisica dei bambini invocando il principio di precauzione». È questa la finalità della proposta di legge per vietare i cellulari a chi ha meno di 12 anni.

La proposta di legge N. 2949 d'iniziativa, tra gli altri, dell'ex Ministro Lorenzo Fioramonti, presentata il 15 marzo 2021 e poi assegnata alla IX Commissione Trasporti della Camera in sede Referente il 29 aprile 2021, punta a «disciplinare l'impiego dei dispositivi digitali funzionanti tramite onde a radiofrequenza da parte dei minori di dodici anni», basandosi sugli esiti di diversi studi scientifici, che hanno riscontrato una serie di effetti negativi (comprese patologie fisiche e psichiche) nei bambini e negli adolescenti a causa dell'uso continuato degli smartphone.

Una proposta che mira anche a scongiurare che si ripetano i casi balzati alle cronache di vittime giovanissime di alcune "sfide estreme" che si sono diffuse sui social.

Il testo si compone di 8 articoli e prevede un divieto assoluto nei primi tre anni di vita, mentre dai 4 ai 6 anni sarebbe consentito far avvicinare gradualmente il minore alla tecnologia per non più di un'ora al giorno, per poi passare a tre ore giornaliere nella fascia di età compresa tra 6 e 8 anni.

Dai 9 ai 12 anni di età, invece, la fruizione dei media device sarebbe limitata a quattro ore giornaliere, sempre sotto la supervisione dei genitori (o di chi ne fa le veci) e con l'assoluto divieto di utilizzo autonomo.

La proposta di legge mira anche a introdurre un divieto di utilizzo di telefoni mobili e di altri dispositivi di comunicazione elettronica da parte degli alunni all'interno delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado.

Nei confronti di coloro che consentiranno ai propri figli non ancora dodicenni di navigare on line e di utilizzare smartphone, tablet e qualsiasi altro dispositivo digitale senza accompagnamento e presidio educativo si prevedono sanzioni pecuniarie da un minimo di 300 euro a un massimo di 1.500 euro.

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