Economia e TurismoBalneari, accordo sulle concessioni non ancora raggiunto. Codacons: «Stop al teatrino della politica»

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Balneari, accordo sulle concessioni non ancora raggiunto. Codacons: «Stop al teatrino della politica»

La proposta emendativa, presentata dal viceministro Gilberto Pichetto Fratin, ha convinto solo in parte. «Bisogna lavorarci, sono fiducioso che si trovi», ha dichiarato il segretario della Lega, Matteo Salvini.

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 25 maggio 2022 11:30:08

Non è stato ancora raggiunto l'accordo sulle concessioni balneari. La proposta emendativa, presentata dal viceministro Gilberto Pichetto Fratin, ha convinto solo in parte. «Bisogna lavorarci, sono fiducioso che si trovi», ha dichiarato il segretario della Lega, Matteo Salvini.

La proroga di un anno delle gare per assegnare le concessioni balneari al 2024 vede l'accordo di tutta la maggioranza. Resta da lavorare sulla seconda parte della mediazione avanzata dal viceministro di Forza Italia: quella degli indennizzi. E il nodo è quello che riguarda l'indennizzo del «valore residuo dei beni immobili oggetto di investimenti per l'esercizio dell'impresa».

«Sul tema delle concessioni balneari assistiamo da giorni al solito teatrino della politica teso ad accaparrarsi voti e consensi in totale spregio delle oramai numerose sentenze che hanno confermato le disposizioni europee». Lo afferma il Codacons, in vista delle prossime decisioni del Governo sul delicato caso delle concessioni balneari.

«Numerose sentenze del Consiglio di Stato emesse negli ultimi giorni hanno annullato tutte le proroghe concesse dai comuni confermando ancora una volta come sulla materia siano da applicare solo ed esclusivamente le disposizioni europee, con le concessioni che restano valide solo fino al 31 dicembre 2023 - spiega il Codacons - Questo significa che qualsiasi norma nazionale emanata nei prossimi giorni da Governo e Parlamento che dovesse andare in una direzione diversa da quella stabilita dall'Europa e dai giudici, decadrebbe immediatamente in tribunale, perché le concessioni balneari rappresentano un "interesse transfrontaliero" che rende il relativo affidamento soggetto al diritto sovranazionale».

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