Economia e TurismoInflazione, Istat: "Aumentano prezzi frutta e ortaggi"

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Inflazione, Istat: "Aumentano prezzi frutta e ortaggi"

Inflazione contenuta a gennaio ma non per frutta e ortaggi freschi che costano sempre di più. Per la verdura, i rincari raggiungono il 18,1% rispetto a un anno prima. Napoli risulta la capitale dell'inflazione a gennaio, con aumenti annui dei prezzi dell'1,9%.

Inserito da (Redazione Nazionale), giovedì 22 febbraio 2024 20:35:21

Si sperava che l'inflazione fosse stata contenuta dalle politiche monetarie adottate da Bruxelles con la Bce che nel corso degli ultimi mesi aveva progressivamente alzato i tassi salvo poi fermarsi al 4,5% anche se qualcuno, come il senatore Calderoli, chiedeva di abbassarli.

I dati Istat definitivi disegnano uno scenario che se da una parte vede l'inflazione contenuta a gennaio ma non per frutta e ortaggi freschi che costano sempre di più.

Per la verdura, i rincari raggiungono il 18,1% rispetto a un anno prima mentre pomodori e pere sono aumentati di oltre il 20%.

Anche i prodotti di stagione come arance e mele sono più care del 6% e dell'8,3% rispetto all'anno precedente.

In generale invece l'aumento dei prezzi al consumo è moderato e il tasso di inflazione risale allo 0,8% di gennaio dallo 0,6% di dicembre, in quello che l'Istat definisce un "lieve rimbalzo", confermando le stime preliminari.

I rincari annui del carrello della spesa, che oltre ai prodotti alimentari include quelli per la cura della casa e della persona, sono del 5,1%.

Risultano in calo rispetto al mese precedente ma sono comunque oltre sei volte superiori al tasso di inflazione complessivo.

Nel contesto europeo, l'Italia è tra i paesi con la dinamica dei prezzi più contenuta e un tasso armonizzato dello 0,9%, mentre in Spagna, per esempio, è del 3,5%, in Francia del 3,4% e in Germania del 3,1%. All'interno del territorio nazionale, però, ci sono ampie differenze.

Napoli risulta la capitale dell'inflazione a gennaio, con aumenti annui dei prezzi dell'1,9%.

Seguono, a poca distanza Perugia e Trieste.

Mentre in quattro città i listini sono addirittura in calo: Modena, Ancona, Reggio Emilia e Campobasso fanno registrare un -0,7%.

 

FONTE FOTO: Foto diJill WellingtondaPixabay e Foto dicongerdesigndaPixabay

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