Economia e TurismoPer la Costa d’Amalfi sarà la seconda estate senza americani? Vito Cinque interviene a “L’aria che tira” /VIDEO

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Per la Costa d’Amalfi sarà la seconda estate senza americani? Vito Cinque interviene a “L’aria che tira” /VIDEO

Si è parlato di turismo e ripartenza stamattina, a L'aria che tira, su La7. Inevitabile l’intervento del proprietario del Cinque stelle Lusso “Il San Pietro di Positano”, nonché vicepresidente di Confindustria, Vito Cinque

Inserito da (Maria Abate), lunedì 12 aprile 2021 16:40:34

Si è parlato di turismo e ripartenza alla puntata di questa mattina, 12 aprile, della trasmissione L'aria che tira, andata in onda alle 11 su La7.

Inevitabile l'intervento del proprietario del Cinque stelle Lusso "Il San Pietro di Positano", nonché vicepresidente di Confindustria, Vito Cinque, ospite in collegamento streaming al programma condotto da Myrta Merlino.

Pare, infatti, che quella che sta per arrivare sarà la seconda estate senza americani in Italia.

L'imprenditore positanese ha mostrato una lettera che l'agenzia di luxury travel Embark Beyond ha inviato a lui e ai titolari delle numerose strutture di lusso italiane, in cui si legge che «Francia, Italia e Spagna non sono pronti a dare il benvenuto agli americani».

«Non voglio farne una colpa alle agenzie di viaggio, perché anche loro sono state ferme per tanto tempo e quindi vendono ciò che è vendibile. E' comprensibile se abbiano scelto di fare un pacchetto "ottomano", tra Grecia e Turchia, e non proporre un itinerario italiano», ha detto Cinque.

«Tra Positano e Capri condividiamo la stessa clientela: sarò ben lieto se dopo aver vaccinato l'Isola di Capri, verranno considerate anche le altre destinazioni», ha aggiunto.

Un discorso che con cui si è detto concorde l'altro ospite a distanza, Ferruccio De Bortoli. «Cinque ha assolutamente ragione: il Governo deve presentare l'Italia come una destinazione turistica sicura per l'estate imminente e non ci sta riuscendo», ha dichiarato il giornalista.

«La necessità nostra di avere una data di riapertura certa è dovuta ai tempi che occorrono a organizzarci per un'accoglienza perfetta e al fatto che già adesso ci stanno chiedendo di poter venire a soggiornare qui e noi non sappiamo cosa rispondere. Abbiamo già il 20% di prenotazioni in più rispetto all'anno scorso e non possiamo accettarle», ha spiegato il co-owner del San Pietro.

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