Economia e TurismoRitorno alla mobilità, Ursula von der Leyen annuncia il "certificato verde" per far ripartire il turismo

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Ritorno alla mobilità, Ursula von der Leyen annuncia il "certificato verde" per far ripartire il turismo

«Col certificato vaccinale puntiamo ad aiutare gli Stati membri a ritornare a mobilità in sicurezza e coordinata», ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa per la presentazione di un nuovo pacchetto di misure per revocare le limitazioni ai viaggi

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 17 marzo 2021 15:59:09

I cittadini europei potranno tornare a viaggiare quest'estate fornendo la prova di essersi sottoposti alla vaccinazione, oppure di essere risultati negativi a un test o di essere guariti dal Covid-19 ed avere sviluppato gli anticorpi. Come? Con un certificato vaccinale interoperabile e legalmente vincolante per gli Stati membri.

L'ha annunciato oggi la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa per la presentazione di un nuovo pacchetto di misure per revocare le limitazioni ai viaggi.

«Col certificato vaccinale puntiamo ad aiutare gli Stati membri a ritornare a mobilità in sicurezza e coordinata», ha detto.

Il nuovo pass Covid Ue «non è un passaporto vaccinale, ma un certificato verde per evitare divisioni e blocchi tra i Paesi Ue, facilitare gli spostamenti dei cittadini europei e far ripartire il turismo in vista dell'estate», ha spiegato il commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders.

«La situazione epidemiologica sta peggiorando. L'Ue sta cercando di collaborare con le esportazioni ma le strade corrono in entrambe le direzioni, ci deve essere reciprocità e proporzionalità. Se la situazione non cambia, dovremo riflettere di far dipendere l'export sul livello di apertura dei Paesi riceventi. E rifletteremo se con i Paesi che hanno tassi più alti di vaccinazioni c'è proporzionalità. L'Ue è la regione che ha esportato di più, 41 milioni di dosi a 33 Paesi, ma vogliamo vedere reciprocità. Non sta tornando niente verso l'Ue», ha detto von der Leyen.

E poi ha fatto un esempio: «Dall'Ue abbiamo esportato dieci milioni di dosi alla Gran Bretagna, è il primo Paese per l'export dall'Ue. Stiamo ancora aspettando che arrivino dosi dal Regno Unito in modo che ci sia reciprocità. AstraZeneca ha annunciato che purtroppo nel secondo trimestre consegnerà all'Unione europea 70 milioni di dosi rispetto ai 180 milioni che aveva contrattualmente promesso di fornire».

Quindi ha commentato la bufera intorno all'azienda anglo-svedese: «Ho fiducia nel prodotto AstraZeneca ed ho fiducia negli scienziati dell'Ema. Dobbiamo dare loro il tempo di cui hanno bisogno per valutare la frequenza degli eventi tromboembolici rispetto alla cittadinanza vaccinata».

«Con l'arrivo delle prime dosi del vaccino Johnson&Johnson da aprile possiamo raggiungere l'obiettivo di avere il 70% degli adulti vaccinati entro fine estate», ha dichiarato infine, sottolineando che, al contrario dell'azienda anglo-svedese, BionTech-Pfizer e Moderna hanno rispettato gli impegni.

 

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