Economia e TurismoSaldi record per contrastare il Black Friday. Ma attenzione ai “fondi di magazzino”
Inserito da (Maria Abate), martedì 7 gennaio 2020 10:50:48
Sono partiti lo scorso sabato 4 gennaio i saldi in Campania e si concluderanno il 3 marzo. Le percentuali di sconto si annunciano da subito elevate, comprese tra il 30 e il 40%, per combattere il calo delle vendite dovuto al "Black Friday". Lo afferma il Codacons, che conferma le previsioni di Federmoda e smentisce le stime errate fornite da altre associazioni.
«Come già avvenuto lo scorso anno, anche nel 2020 i saldi si aprono da subito con sconti medi compresi tra il 30% e il 40%, e non mancheranno i negozi che applicheranno ribassi record del 50% sui prodotti in vendita - spiega il presidente Carlo Rienzi -. Una scelta obbligata questa per attirare clientela, a fronte del previsto calo delle vendite durante i saldi che raggiungerà il -10% rispetto al 2019 a causa dell'ottima performance fatta registrare dal "Black Friday" dello scorso novembre».
«Le percentuali medie di sconto attorno al 20% che caratterizzavano i saldi degli anni passati sono ormai un miraggio e non esistono quasi più nella realtà - prosegue Rienzi -. E' bene però fare attenzione alla merce venduta in saldo, perché spesso dietro percentuali elevate di sconto si nascondono "fondi di magazzino" di cui i commercianti vogliono liberarsi».
La partenza è stata debole però, spiega il Codacons, secondo cui non si registra alcuna corsa all'acquisto, nonostante le percentuali di sconto siano altissime.
«Non si registra al momento nessuna corsa all'acquisto, e l'avvio degli sconti di fine stagione appare oltremodo "tiepido" - afferma il presidente Rienzi -. Centri commerciali e vie dello shopping hanno visto aumentare il numero di presenze ma i cittadini si limitano ad osservare le vetrine e tenere d'occhio i prezzi. Un discorso a parte meritano gli outlet - dove, come di consueto, nel primo giorno di saldi si registrano code e resse da parte di chi cerca capi firmati a prezzi scontatissimi - e le boutique d'alta moda dei centri storici, dove però i clienti sono in prevalenza turisti stranieri, in testa russi, cinesi e giapponesi».