Flusso di CoscienzaPapa Francesco ai giornalisti: «La comunicazione ha bisogno di parole vere in mezzo a tante parole vuote»

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Papa Francesco ai giornalisti: «La comunicazione ha bisogno di parole vere in mezzo a tante parole vuote»

«E in questo avete una grande responsabilità: le vostre parole raccontano il mondo e lo modellano, i vostri racconti possono generare spazi di libertà o di schiavitù, di responsabilità o di dipendenza dal potere»

Inserito da (Maria Abate), lunedì 23 settembre 2019 15:49:32

«Il giornalista - che è il cronista della storia - è chiamato a ricostruire la memoria dei fatti, a lavorare per la coesione sociale, a dire la verità ad ogni costo». È così che parla Papa Francesco ai 170 giornalisti dell'Ucsi, Unione Cattolica Stampa Italiana, in occasione della cerimonia per il suo 60esimo anniversario nella Sala Clementina.

 

Quindi esorta i giornalisti a «essere voce della coscienza di un giornalismo capace di distinguere il bene dal male, le scelte umane da quelle disumane», perché «la comunicazione ha bisogno di parole vere in mezzo a tante parole vuote».

 

«E in questo avete una grande responsabilità: le vostre parole raccontano il mondo e lo modellano, i vostri racconti possono generare spazi di libertà o di schiavitù, di responsabilità o di dipendenza dal potere», aggiunge.

 

Secondo papa Francesco, «nell'era del web il compito del giornalista è identificare le fonti credibili, contestualizzarle, interpretarle e gerarchizzarle», per dare la giusta importanza ai fatti che accadono e non farsi guidare da scelte di tipo economico. E fa un esempio: «Una persona muore assiderata per la strada, e non fa notizia; la Borsa ribassa di due punti e tutte le agenzie ne parlano. Qualcosa non funziona».

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