Flusso di CoscienzaUn week end da zona "gialla" o da cartellino rosso? Il post virale di Claudio Guerrini /Foto

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Un week end da zona "gialla" o da cartellino rosso? Il post virale di Claudio Guerrini /Foto

Anche in Costiera Amalfitana abbiamo assistito, almeno nella giornata di sabato, ad un anticipo di estate con spiagge affollate e lungomare stracolmi

Inserito da (Admin), lunedì 8 febbraio 2021 12:48:52

E' bastato un anticiclone africano, sufficiente a portare le temperature massime anche a 25°, per destabilizzare il già precario equilibrio sanitario raggiunto. Sono infatti milioni gli italiani che sabato scorso, approfittando della gradevole giornata di sole, si sono riversati per le vie del passeggio in città, con tantissime persone che hanno scelto la Costa d'Amalfi per una gita fuori porta.

I social ci hanno sommerso di immagini e video shock, con persone accalcate nei locali e nelle strade, in gran parte con la mascherina, ma non sempre tenuta correttamente.

Questo fenomeno non è sfuggito alla penna, pardon tastiera, pungente di Claudio Guerrini, giornalista televisivo, speaker radiofonico e recentemente anche autore (il suo primo libro si intitola C'era una [prima] volta, ndr) che con un post, diventato immediatamente virale, ha espresso la sua condivisibile opinione: «Lo so. Ora scriverete che sono un rompipalle, che vi siete rotti di stare a casa, che l'economia deve tornare a girare. E in teoria avete ragione su tutto. Ma oggi a Roma (foto), Milano, Napoli e in altre città tutti in giro attaccati, sereni e incuranti del virus che ancora uccide centinaia di persone al giorno. Ieri sotto casa mia decine di ragazzi senza mascherina che bevevano, fumavano e si parlavano a 10 centimetri. Vogliamo la zona gialla e appena la otteniamo facciamo di tutto per tornare rossi. E non dite che sono cavoli vostri, perché poi se vi incontro in giro magari infettate anche me o i vostri parenti a casa. Dopo un anno di pandemia siete tecnicamente dei coglioni, e questo è un problema vostro. Ma siete anche pericolosi, e questo è un problema di tutti.»

E' chiaro che tutti abbiamo voglia di tornare alla normalità ma non è questo il modo per farlo. Essere in "Zona Gialla" non significa essere fuori pericolo. Siamo liberi di uscire ma questa libertà deve essere assennata, dobbiamo cioè tutti preoccuparci di noi stessi e del prossimo, mantenendo le distanze, evitando i luoghi affollati e utilizzando i dispositivi di protezione sempre. Non si è più forti o più simpatici se, in un momento di spacconeria, si mette a rischio la vita delle persone amate.

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