Flusso di CoscienzaVaccinazioni e Coronavirus. I media mainstream stanno oscurando le voci di chi dissente? il caso Vespa /Video Radio Radio

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Vaccinazioni e Coronavirus. I media mainstream stanno oscurando le voci di chi dissente? il caso Vespa /Video Radio Radio

I vaccini non ci sono o gli italiani non sono tutti disposti a vaccinarsi?

Inserito da (Admin), martedì 6 aprile 2021 09:19:41

"...gli effetti favorevoli del vaccino sono straordinariamente più importanti di qualunque effetto negativo. E' Un miracolo. Siamo di fronte a una delle cose più belle che la medicina ha messo a disposizione del malato..." Sono le parole del che il dott. Giuseppe Remuzzi ha pronunciato all'interno della trasmissione "Porta a Porta" mentre, nello stesso talk, a pochi secondi di distanza, il dottor Mariano Amici veniva zittito con il conduttore, Bruno Vespa, che gli augurava la radiazione dall'ordine dei medici se non si fosse vaccinato (per vedere il video di Radio Radio, cliccare in basso sulla versione completa di tutti i media)

Il caso si è aperto grazie al pluralismo di informazione e alla voce di Fabio Duranti, Radio Radio, che ha commentato con imbarazzo l'accaduto.

Medici e professori di tutto il mondo continuano a studiare il Coronavirus e le sue varianti, un caso emblematico è quella della dottoressa Loretta Bolgan che ha detto «I vaccini? Non risolvono il problema. Anzi, servono solo a produrre più varianti».

La dottoressa Bolgan, consulente scientifico in ambito analitico tossicologico, farmaceutico e ambientale, In un’intervista a mittdolcino.com ha dichiarato : «Questi vaccini potrebbero fungere da catalizzatore nella formazione di varianti, sui quali non solo sono inefficaci, ma possono anche avere un profilo di patogenicità diverso. Quindi, potremmo anche avere dei virus più pericolosi dal punto di vista della neurotossicità o dell’immunotossicità. Questi vaccini, di conseguenza, creano nuovi virus. Noi, adesso, abbiamo in commercio questi tre: due vaccini a mRNA (che sono quelli della Pfizer e della Moderna) e poi quello dell’AstraZeneca. [...] Il rischio teorico che questi vaccini vadano a modificare la nostra genetica c’è, sotto forma di reazione avversa, anche se è molto basso. L’EMA ha fatto questa valutazione: ci prendiamo il rischio di avere qualcosa che non sia proprio ottimale perché c’è un’emergenza: bisogna assolutamente cercare di fermare il Covid. Quindi, si è assunta dei rischi».

Tutta questa fretta è quindi giustificata dalla volontà di salvare vite umane?

Non abbiamo la risposta a questa domanda che non sia demagogica, ma la dottoressa Bolgan ha aggiunto: «Inizialmente c’è stata una narrativa molto drammatica. Ci hanno detto che questo virus era nuovo e che quindi non si sapeva niente, che non c’erano cure, che la gente moriva e che non si sapeva cosa fare. Primo errore: si sapeva già molto, se non tutto, perché avevamo già avuto la Sars. Quindi, si conosceva esattamente la dinamica della malattia, con piccole differenze dovute alla caratteristica del Sars-cov-2 che è molto più contagioso, ma meno mortale, rispetto alla Sars. C’erano delle differenze cliniche, però si poteva tranquillamente partire dalle conoscenze della Sars per poter fare terapia e anche altro, che poi è quello che hanno fatto in Cina. Noi, invece, siamo partiti da zero e abbiamo continuato ad affermare che di farmaci non ce n’erano, che solo i vaccini sarebbero stati la grande salvezza per uscire dal Covid ... e ancora adesso sentiamo dire che se non facciamo il vaccino non ne usciremo mai. Sappiamo bene che i trattamenti studiati per la Sars funzionano anche per il Covid. L’idrossiclorochina, l’azitromicina, il cortisone … terapie che sono diventate di prima scelta per i medici che facevano terapia domiciliare e sono quelle che sono state riproposte anche quest’anno, con le stesse modalità e con delle integrazioni migliorative che le hanno rese ancora più efficaci. Non si era mai visto prima, per una malattia infettiva unica, ben 260 vaccini. Inoltre, abbiamo centinaia di ditte in corsa tra di loro per mettere in commercio il vaccino… - e conclude - Ci vuole una presa di coscienza dei singoli, che devono capire da soli che, purtroppo, i vaccini non proteggono dall’infezione e nemmeno dalle complicazioni della malattia. Perché, il fatto che un vaccinato prenda comunque l’infezione, già da solo dovrebbe farci capire che i vaccini non risolveranno il problema. Al contrario, lo peggiorano perché portano allo sviluppo di varianti sempre nuove. Avremo sempre nuove epidemie, che partiranno da ognuna delle varianti che andranno a formarsi. Le persone devono rendersi conto che le varianti sono dovute alla vaccinazione stessa e che, a differenza di quelle naturali (che tendono progressivamente a far finire l’epidemia), le varianti da vaccino prolungano l’epidemia all’infinito. Inoltre, si deve prendere coscienza che i danni da vaccino esistono, anche se c’è una struttura che li nega.»

Noi crediamo che i cittadini debbano essere informati per essere in grado di giudicare e di effettuare scelte in scienza e coscienza. Nessuno detiene la verità assoluta e dal confronto nasce il progresso.

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