PoliticaCoordinamento minoranze Costa d’Amalfi, “Minori X Tutti”: «Parlano di confronto ma poi escludono alcuni gruppi»

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Coordinamento minoranze Costa d’Amalfi, “Minori X Tutti”: «Parlano di confronto ma poi escludono alcuni gruppi»

«Noi non chiudiamo la porta a questa associazione in caso di un serio confronto, ma se questa è la strada maestra tracciata, non possiamo che immaginare che rimarrà a breve nient’altro che un piccolo sentiero», chiosano

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 27 gennaio 2021 15:00:04

Ieri, 26 gennaio, è stata annunciata la nascita del coordinamento delle opposizioni della Costa d'Amalfi. A promuoverlo Elvira D'Amato di #maioridinuovo, Fulvio Mormile di Minori unita, Alfonso Del Pizzo ed Antonio De Luca di Amalfi rinasce.

Al momento, del coordinamento fanno parte i gruppi "Su Per Positano", "Siamo Tramonti", "L'alternativa" di Vietri sul Mare, "Democrazia per Cetara", "Atrani unita", "Insieme per Ravello", "Ravello nel cuore", "Progetto Scala", "Conca", "Furore nelle tue mani", "Movimento 5 stelle Praiano", "Forza Agerola" e "Per Agerola".

Ma, a quanto pare, i gruppi di opposizione mancanti non sarebbero stati avvisati. A sostenerlo sono Antonio Cioffi e Alberto Parascandolo di "Minori X Tutti", che scrivono:

«Accogliamo con enormi perplessità la notizia della nascita di un protocollo d'intesa tra i gruppi di minoranza della costiera amalfitana. Le parole d'ordini di questa "confederazione di minoranze" sarebbero dovute essere: confronto, dibattito e partecipazione, ma costatiamo con amarezza - e anche con un certo distacco - che le basi di questo sodalizio sono fragili quanto la voglia di protagonismo di alcuni personaggi che si ergono a "costruttori" ma nella realtà dei fatti, almeno per quello che riguarda Minori, fanno il contrario di quello che predicono. Personalismi che hanno fatto in modo che due opposizioni di Minori e Maiori non venissero coinvolte, per poter decidere di partecipare a questo sodalizio, ma ne siano venute a conoscenza solamente dopo la diffusione attraverso le testate giornalistiche on line».

E aggiungono: «Un'altra cosa che evidenziamo è la difficoltà di far conciliare le esigenze e i diversi bisogni dei paesi con anime politiche così differenti tra di loro. Non capiamo, soprattutto, quale arma abbiano a disposizione per controbilanciare seriamente la Conferenza dei Sindaci della Costiera».

«Noi non chiudiamo la porta a questa associazione in caso di un serio confronto, ma se questa è la strada maestra tracciata, non possiamo che immaginare che rimarrà a breve nient'altro che un piccolo sentiero», chiosano.

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