PoliticaDefiniva Israele come «regime di apartheid», la capolista Pd Scarpa sotto accusa. La replica: «La mia una critica legittima»

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Definiva Israele come «regime di apartheid», la capolista Pd Scarpa sotto accusa. La replica: «La mia una critica legittima»

Dopo il ritiro di Raffaele La Regina, nel gruppo degli under 35 scelti dal leader Enrico Letta scoppia un’altra bufera.

Inserito da (Redazione ), lunedì 22 agosto 2022 11:55:21

Dopo il ritiro di Raffaele La Regina, segretario regionale della Basilicata del Patito Democratico, che ha rinunciato alla candidatura alla Camera alle prossime elezioni del 25 settembre, a causa delle polemiche legate ad un suo tweet contro Israele scritto nel 2020 («Gli alieni e lo Stato d'Israele hanno un punto in comune: non esistono»), nel gruppo degli under 35 scelti dal leader Enrico Letta scoppia un'altra bufera.

Secondo quanto riporta Skytg24, si tratta del caso di Rachele Scarpa, 25enne candidata del Pd in Veneto, anche lei sotto accusa per le sue posizioni su Israele per un post pubblicato nel 2021. Citando anche Human Rights Watch, Scarpa parlava di «regime di apartheid di Israele» e di «atti di guerra e di repressione nei confronti dei civili da parte del governo israeliano».

Due i parlamentari che hanno sollevato il caso: il senatore di Fratelli d'Italia, Giovanbattista Fazzolari, che ha parlato di «deliranti attacchi», e l'onorevole Andrea Orsini di Forza Italia, che ha segnalato un «pesante indizio della mentalità che serpeggia in una parte significativa della sinistra italiana», definendo «addirittura osceno accostare le parole Israele e apartheid».

Non è mancato il commento del leader della Lega, Matteo Salvini: «Troppi esponenti del Pd parlano come estremisti islamici: una vergogna».

Scarpa ha deciso di replicare alle accuse con un post su Facebook, nel quale scrive: «Il Partito Democratico, di cui faccio parte, sostiene da sempre il processo di pace in Medioriente e io mi riconosco nella posizione espressa dall'Unione Europea e anche dal presidente Biden a favore di una soluzione a due Stati per il conflitto tra Israele e Palestina, quindi senza negare mai il diritto di Israele a esistere in sicurezza e allo stesso tempo quello dei Palestinesi a vivere al di fuori di uno stato di occupazione e con libere elezioni senza ricatti di Hamas. Ben altro discorso è la legittima critica alla politica del governo israeliano, quando in passato in nome del diritto di difesa è arrivato a colpire la popolazione civile, ricevendo critiche da tutto il mondo anche da parte di esponenti del mondo ebraico o da parte di politici preparati su questi temi».

«La mia militanza politica è iniziata dal viaggio nel campo di sterminio e concentramento di Auschwitz: ritengo una priorità assoluta lottare contro razzismo e antisemitismo. È la politica estera delle destre italiane a essere completamente indifendibile e ad avere come riferimenti ‘campioni della democrazia' come Bolsonaro, Orbán, Putin e Trump», conclude la candidata capolista per i dem a Treviso.

 

(Foto: Rachele Scarpa)

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