PoliticaScuola, De Luca risponde alla Azzolina: «Studenti vettori di contagio. Bisogna potenziare la DAD, non tenere aperto a tutti i costi»

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Scuola, De Luca risponde alla Azzolina: «Studenti vettori di contagio. Bisogna potenziare la DAD, non tenere aperto a tutti i costi»

«Di fronte a tutti questi contagi che riguardano docenti e studenti, la risposta ragionevole è chiudere tutto, perché i ragazzi contagiano i familiari e il virus continua a circolare. “Potenziamo la didattica a distanza”, questa è la risposta giusta», ha detto, con un chiaro riferimento alla Azzolina

Inserito da (Maria Abate), venerdì 23 ottobre 2020 15:57:01

«"Le scuole sono le ultime cose che dobbiamo chiudere". Questa è un'affermazione irresponsabile», ha detto il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nella consueta diretta Facebook del venerdì.

Una risposta diretta alla ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina (M5s), che, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, aveva detto: «Abbiamo lavorato con molta umiltà per tutta l'estate con tutto il personale scolastico e le famiglie per riaprire le scuole, perché è quello che deve succedere in un paese civile. La scuola è l'ultima cosa che deve chiudere, come succede anche in Francia e in Germania. La scuola è una priorità, è il presente e il futuro, dove formiamo i nostri ragazzi».

«Tanto per cominciare, le ultime cose da chiudere sono gli ospedali. Eppure abbiamo dovuto chiudere reparti. La priorità delle cose da chiudere è data dai contagi, non dagli idealismi», ha affermato il Governatore.

Tra prima e dopo l'apertura delle scuole, «nella popolazione generale c'è stato un aumento di 3 volte del contagio, nella fascia tra 0 e 18 anni l'aumento è stato di 9 volte.Siamo passati nella fascia 0-5 anni da 88 positivi prima del 24 settembre a 402 positivi a dopo l'apertura - ha spiegato - nella fascia tra 6 ai 10 anni prima 57 contagi, dopo l'apertura 476 contagi, nella fascia 11-14 anni prima 49 contagi, dopo 479 contagi. Nella fascia 15-18, prima dell'apertura 82 contagi e dopo, 558 contagi.Con questi dati le scuole non si aprono».

E ha continuato: «Di fronte a tutti questi contagi che riguardano docenti e studenti, la risposta ragionevole è chiudere tutto, perché i ragazzi contagiano i familiari e il virus continua a circolare. "Potenziamo la didattica a distanza", questa è la risposta giusta. Se qualcuno ha altre risposte più ragionevoli, cioè in grado di frenare la pandemia, ce la fornisca. Noi la accetteremo».

«Comunque, io mamme disponibili a mandare i propri figli a scuola in questi giorni non ne ho trovate. So quanti sacrifici si stanno facendo per questa didattica a distanza, ma credo che nessuna mamma e nessun papà preferirebbe mandare i figli a scuola con questo alto rischio di contagio», ha dichiarato.

E ha annunciato: «Sabato, dopo una valutazione con l'unità di crisi, sulla base dei contagi e di quello che epidemiologi e medici diranno, qualcuno di noi deciderà se aprire o tenere chiuse le scuole».

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