PoliticaSì al vitalizio a Formigoni, Conte annuncia: «M5S si batterà per riconsiderare decisione»

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Sì al vitalizio a Formigoni, Conte annuncia: «M5S si batterà per riconsiderare decisione»

Il 21 febbraio 2019 Formigoni fu condannato in via definitiva a 5 anni e 10 mesi per corruzione nel processo per il crac delle fondazioni Maugeri e San Raffaele. Ma oggi il Consiglio di sorveglianza del Senato ha confermato il suo diritto a percepire il vitalizio

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 19 maggio 2021 12:00:21

Con 3 voti a favore e 2 contrari (Valente - Pd e Balboni - Fdi), il Consiglio di sorveglianza del Senato ha confermato la sentenza di primo grado e quindi il diritto a percepire il vitalizio da parte di Roberto Formigoni, ex presidente della Lombardia e già senatore.

Il 21 febbraio 2019 Formigoni fu condannato in via definitiva a 5 anni e 10 mesi per corruzione nel processo per il crac delle fondazioni Maugeri e San Raffaele. Con i loro soldi, l'ex governatore lombardo pagava cene, viaggi, gite in barca e una villa in Sardegna. In cambio Formigoni, secondo i giudici, ha favorito i due enti con delibere di giunta per circa 200 milioni di rimborsi pubblici.

In merito a ciò si è espresso l'ex premier Giuseppe Conte, adesso a capo della rifondazione del M5S: «Il Senato della Repubblica, attraverso un proprio organo, il Consiglio di Garanzia, ha confermato la decisione di primo grado - ha detto - di restituire il vitalizio a un ex senatore condannato per corruzione. È una decisione che considero erronea, che trasmette un messaggio profondamente negativo per i cittadini, perché mina il delicatissimo rapporto di "fiducia" con le istituzioni, tanto più in questo momento: il Paese sta faticosamente cercando di superare una drammatica pandemia, che ha fiaccato e messo in ginocchio moltissime attività economiche e creato difficoltà a tantissimi cittadini».

«Tra l'altro, una delibera dell'ex Presidente Grasso del 2015 aveva stabilito che i condannati in via definitiva per alcuni gravi reati, tra cui quelli di corruzione, non avessero più diritto a percepire il vitalizio. Ma l'organo chiamato a decidere in primo grado sui vitalizi, invocando argomentazioni capziose, ha preferito disattendere tale determinazione», ha aggiunto Conte.

«Purtroppo, sia all'interno della Commissione Contenziosa sia nel Consiglio di Garanzia, non siede alcun componente titolare esponente del MoVimento 5 Stelle, la forza politica che da sempre si batte contro questo odioso ed anacronistico privilegio. Ritengo necessario che gli esponenti e le forze politiche che hanno preso questa decisione se ne assumano pubblicamente la responsabilità, attraverso una discussione trasparente e condivisa».

«Siamo certi che le altre forze politiche nulla avranno da obiettare e potranno spiegare agli italiani le motivazioni delle decisioni assunte. Quanto al Movimento 5 Stelle, una cosa deve essere estremamente chiara: ricorreremo a qualsiasi strumento possibile perché questa decisione sia riconsiderata e, in generale, affinché la polemica sul vitalizio ai parlamentari, tanto più se condannati, resti solo un ricordo del passato. Qualcuno continuerà a chiamare questo nostro impegno "populismo". Per noi è una battaglia di civiltà a garanzia e a tutela del prestigio e della credibilità delle istituzioni».

(Foto: Formigoni da ANSA, Conte da Fb)

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