Salute e BenessereCoronavirus, Giuseppe Ruocco rassicura gli italiani: «Il Ministero è pronto, task force perennemente allertata»

Minori, costiera amalfitana, Giuseppe Ruocco

Coronavirus, Giuseppe Ruocco rassicura gli italiani: «Il Ministero è pronto, task force perennemente allertata»

«L’Italia è uno dei paesi che ha preso le misure più drastiche fin dall’inizio, prima degli altri», ha detto il medico a LUMSA News

Inserito da (Maria Abate), venerdì 31 gennaio 2020 10:36:36

È Giuseppe Ruocco l'esperto del Ministero incaricato di occuparsi dell'emergenza coronavirus a livello italiano. Segretario generale del Ministero della Salute, Ruocco è originario di Minori, in Costiera Amalfitana, e ci ha tenuto a rassicurare gli italiani sullo stato delle cose.

«L'Italia è uno dei paesi che ha preso le misure più drastiche fin dall'inizio, prima degli altri», ha detto il medico a LUMSA News, la testata del Scuola di formazione alla professione riconosciuta dall'Ordine nazionale dei giornalisti.

La task force, «composta dai nostri esperti del Ministero, dai rappresentanti dei due aeroporti sanitari, cioè Milano e Roma Fiumicino, i rappresentanti delle forze armate, dell'ospedale Spallanzani, dell'Istituto superiore di sanità, e delle singole regioni», ha spiegato, «è perennemente allertata. Si riunisce ogni mattina, tutti i giorni della settimana, alle 9:30».

«Data la contemporaneità dei voli, che arrivano più o meno tutti nelle stesse fasce orarie dalla Cina, in questa fase abbiamo due protocolli diversi», ha detto Ruocco, per poi illustrare le misure prese negli aeroporti: «per i voli dove non c'è nessun rischio segnalato prima dell'arrivo, abbiamo disposto di fare i controlli direttamente a bordo». Quando, invece, viene segnalato in anticipo un caso sospetto «la temperatura viene misurata a terra attraverso dei termo scanner fissi attraverso cui le persone devono passare: l'allarme scatta se qualcuno supera la soglia».

Esiste, inoltre, un numero di pubblica utilità, utile agli stranieri ospiti in Italia e che «indirizza le persone al servizio sanitario della regione in cui si trovano». Il numero è il 1500 e vi opera personale medico e infermieristico appositamente formato.

Poi, vista la psicosi diffusasi in Italia nei confronti delle comunità cinesi residenti nel Paese, puntualizza: «Il rischio non è legato alla presenza di persone di origine cinese sul territorio, ma c'è solo per chi rientra dalle aree della Cina».

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