Salute e Benessere«Per lo Stato, la vita di un malato del Sud vale meno di uno del Nord»: la denuncia del "Movimento 24 Agosto"

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«Per lo Stato, la vita di un malato del Sud vale meno di uno del Nord»: la denuncia del "Movimento 24 Agosto"

«Tenendo conto della popolazione residente (dati Istat 2019), il riparto del Fondo sanitario nazionale tra le Regioni vede il Sud svantaggiato». Questa l’ultima denuncia, in ordine di tempo, del Movimento 24 Agosto per l'Equità Territoriale, nato l’anno scorso perché si ponesse fine alla concentrazione delle risorse nazionali in una sola area, il Nord, su invito del giornalista e scrittore Pino Aprile

Inserito da (Maria Abate), martedì 7 luglio 2020 10:51:11

Il livello di finanziamento del Servizio sanitario nazionale, cui concorre ordinariamente lo Stato, ammonta a 113,8 miliardi di euro ed è articolato nelle seguenti componenti di finanziamento (GU Serie generale n. 101 del 17/04/2020):

  1. 111.079.467.550 euro sono destinati al finanziamento dei Livelli essenziali di assistenza;
  2. 1.814.714.256 euro sono vincolati a specifiche attività;
  3. 629.633.194 euro sono destinati al finanziamento di attività e oneri di altri enti.

«Tenendo conto della popolazione residente (dati Istat 2019), il riparto del Fondo sanitario nazionale tra le Regioni vede il Sud svantaggiato». Questa l'ultima denuncia, in ordine di tempo, del Movimento 24 Agosto per l'Equità Territoriale, nato l'anno scorso perché si ponesse fine alla concentrazione delle risorse nazionali in una sola area, il Nord, su invito del giornalista e scrittore Pino Aprile.

Secondo i membri della Commissione nazionale sanità del Movimento Ambrogio Carpentieri, Pippo Satriano, Marcello Fulgione, «tale dato è inoltre peggiorato dall'impatto economico pro-capite della mobilità sanitaria che ha portato nelle casse della Lombardia 804,5 milioni di euro in più sul totale indistinto di competenza oppure 138,2 milioni al Veneto, 302,4 milioni all'Emilia Romagna o ulteriori 139,3 milioni alla Toscana e ha tolto alla Campania 323,4 milioni di euro, alla Puglia 206,6 milioni, alla Calabria 278,2 milioni e alla Sicilia 237,4 milioni di euro».

Una compensazione da imputare, stando ai dati dell'Osservatorio PariSanità,«alla mancanza, al Sud, di 100.000 medici e operatori sanitari e alla situazione carente di 2 posti letto contro gli 8 posti letto per 1000 abitanti negli ospedali del Nord oltre alla minor diffusione delle tecnologie innovative».

«Quindi la spesa pro-capite corretta è molto bassa per le Regioni meridionali rispetto al Nord. La Lombardia, che ha gestito malamente l'emergenza sanitaria durante la pandemia Covid19, incassa 1902 euro per cittadino, il Veneto 1873, l'Emilia Romagna 1929 euro e la Toscana 1916 mentre la Campania si assesta su 1724 euro, la Puglia 1778, la Calabria 1677 e la Sicilia 1766 euro pro-capite», chiosano i meridionalisti.

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