Salute e BenessereTamponi salivari efficaci al 98%. Paragone attacca dal suo blog: «Lo studio di cui nessuno parla»

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Tamponi salivari efficaci al 98%. Paragone attacca dal suo blog: «Lo studio di cui nessuno parla»

Una campagna mediatica che spinge verso la vaccinazione obbligatoria quasi ignorando i tamponi, ad oggi il modo migliore per contrastare la diffusione del Covid

Inserito da (Admin), sabato 28 agosto 2021 18:10:48

Gianluigi Paragone, giornalista e parlamentare eletto nelle fila del M5S, oggi segretario di ITALEXIT, torna a parlare di Covid e di sistemi di protezione, puntando il dito contro il Governo e le istituzioni che sembrano ignorare l'importanza dei tamponi rapidi salivari puntando tutto sulla vaccinazione.

"Ci sono campagne martellanti che spingono in una direzione, quella indicata dal governo. E informazioni che invece vengono taciute ad arte, per non infastidire i vertici di una dittatura sanitaria sempre più oppressiva. Come le informazioni che riguardano il test salivare, da molti considerato ancora oggi poco attendibili e che invece è stato rivalutato come "più sensibile", oltre che meno invasivo, rispetto al classico naso-faringeo, soprattutto per soggetti asintomatici o leggermente sintomatici. Uno studio pubblicato dall'Università di Singapore su Nature evidenzia, infatti, l'affidabilità di questo tipo di test. I ricercatori hanno reclutato 200 lavoratori migranti di cui 149 da un dormitorio pubblico e 51 in una struttura assistenziale in cui alloggiavano soggetti positivi al Covid19 che, però, non necessitavano di cure ospedaliere, ma solo di isolamento e controlli medici. Tra i 149 migranti del dormitorio, 45 avevano già una malattia respiratoria acuta e 104 erano asintomatici, ma erano rimasti a stretto contatto con soggetti positivi. Il test si è svolto chiedendo ai partecipanti di schiarirsi la gola e sputare saliva in una provetta. Una volta analizzati, i test salivari sono risultati positivi nel 62% dei casi contro il 44,5% di quelli naso-faringei e il 37,7% di quelli nasali auto-somministrati. Una ricerca che conferma le indicazioni già date da altri istituti, tra cui l'Università di Padova, circa l'affidabilità di questo tipo di esame. Lo studio italiano aveva infatti a sua volta evidenziato, a inizio 2021, come nel 98% dei casi il test salivare mostri concordanza con quello nasofaringeo. Stessa efficacia, dunque, ma meno fastidio nei pazienti e maggiore rapidità. Ancora oggi, però, in molti considerano questo tipo di test poco attendibile. Colpa di una campagna mediatica che spinge verso la vaccinazione obbligatoria quasi ignorando i tamponi, che invece restano a oggi il modo migliore per contrastare la diffusione del Covid. Invece che renderli sempre più accessibili e gratuiti, il governo insiste sulle due dosi. Ignorando dati che continuano a sottolineare quanto gli attuali farmaci siano incapaci di fermare le varianti più aggressive del virus."

 

Insomma, in estrema sintesi, test meno invasivi consentirebbero maggior accuratezza nella ricerca di persone positive al covid e un risparmio in termini di tempo oltre che un vantaggio economico: altro che Green Pass.

 

Leggi l'articolo originale: www.ilparagone.it

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