Salute e BenessereVietri sul Mare, consiglieri di minoranza contro chiusura Rianimazione a Cava: «Pronti a scendere in piazza!»

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Vietri sul Mare, consiglieri di minoranza contro chiusura Rianimazione a Cava: «Pronti a scendere in piazza!»

«Riteniamo il presidio di Cava de’ Tirreni fondamentale per la garanzia della sicurezza e della salute di un largo bacino di popolazione tra cui i cittadini di Vietri sul Mare», scrivono i consiglieri di minoranza

Inserito da (Maria Abate), venerdì 9 ottobre 2020 18:30:45

Anche il gruppo di minoranza "L'Alternativa" di Vietri sul Mare prende la parola nella discussione sulla possibile chiusura del reparto di anestesia e rianimazione presso il nosocomio Santa Maria Dell'Olmo di Cava de' Tirreni e del possibile trasferimento del personale presso l'ospedale Da Procida di Salerno.

«Riteniamo questa ipotesi del tutto inadeguata e non rispondente alle esigenze del territorio, in quanto privare l'ospedale di Cava di un reparto di rianimazione significa svuotarlo delle necessarie capacità di affrontare un'emergenza grave», scrivono i consiglieri comunali Maurizio Celenta, Antonietta Raimondi, Antonella Scannapieco e Alessio Serretiello.

Infatti, affermano in un comunicato stampa, «Senza il reparto di rianimazione non sarà più possibile svolgere prestazioni di chirurgia più complessa per i pazienti ritenuti fragili e si renderebbero più rischiose le attività di chirurgia d'urgenza esponendo gli eventuali pazienti al rischio associato al successivo trasferimento presso la rianimazione più vicina».

«Riteniamo il presidio di Cava de' Tirreni fondamentale per la garanzia della sicurezza e della salute di un largo bacino di popolazione tra cui i cittadini di Vietri sul Mare, che vedrebbero ulteriormente smantellato quel riferimento medico-sanitario che è sempre stato l'ospedale di Cava. Siamo pronti, qualora questa ipotesi dovesse concretizzarsi, a scendere nelle piazze e manifestare il dissenso nostro e della cittadinanza a questa decisione. Il diritto alla salute è un diritto sancito dalla costituzione all'art. 32», chiosano.

Quanto al sindaco Giovanni De Simone, tirato in ballo dalla FP CGIL, non ha ancora espresso alcuna dichiarazione in merito.

 

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